FdI esulta, è boom di donatori: cresce il numero di chi offre il 2xmille al partito di Giorgia Meloni
Conti in attivo per Giorgia Meloni. Secondo l’ultimo bilancio, quello relativo al 2021, Fratelli d’Italia ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre scorso con un avanzo di gestione di 184mila 609 euro. Forte degli ultimi sondaggi che danno FdI primo partito, sopra il Pd e sopra la Lega dell’alleato Matteo Salvini, la leader di FdI può guardare al futuro contando anche su finanze solide per supportare l’azione politica. Un patrimonio netto di oltre 2 milioni di euro. E una maxi disponibilità liquida di 2,5 milioni di euro (di cui 2milioni 487mila euro in depositi bancari e postali), a fronte di poco più di 120 mila euro di ‘debiti’. Una cifra blu visto i tempi di magra dopo l’abolizione del finanziamento pubblico. Che, sommata ai proventi dei tesseramenti e alle cosiddette donazioni private, assicura riserve consistenti e consente a Giorgia Meloni di guardare con serenità al futuro politico in vista del 2023.
Conti in attivo per FdI: il “tesoretto” del 2xmille cresce di anno in anno
Spulciando il rendiconto – informa l’inchiesta dell’Adnkronos – si scopre infatti che ad ‘arricchire’ le casse del partito è soprattutto il contributo del 2xmille, stimato in 2milioni 697mila 915 euro (formato da due tranche), un vero e proprio tesoretto, a cui bisogna aggiungere due ‘voci’ di peso: le quote associative annuali per un totale di 965mila 953 euro, e le ‘erogazioni liberali’ da parte delle ‘persone giuridiche’ (appena 16mila euro a dir la verità); che vanno sommate però a quelle molto più sostanziose versate dalle ‘persone fisiche’, per lo più gli ‘eletti’: ovvero deputati senatori ed europarlamentari che ammontano a 735mila 913 euro. Allo stato, non risulta nessuno caso di morosità, problema che attanaglia le finanze di altri partiti, M5S in primis. Gia l’esercizio relativo al 2020 aveva fatto registare un boom di contributi relativi al 2xmille. Segnale di una fiducia crescente nel partito di Giorgia Meloni. Sempre più italiani si fidano di Fratelli d’Italia. Dietro i numeri dei sondaggi c’è un dato sostanziale: la fiducia e l’incoraggiamento ad andare avanti così.
FdI: donazioni ed erogazioni liberali
Carte alla mano, nella tabella degli ‘oneri della gestione’ spiccano i 2milioni 313mila 747 euro spesi per i ‘servizi’, dalla propaganda elettorale all’organizzazione di eventi e manifestazioni; compresi gli importi destinati a ”favorire la partecipazione attiva delle donne alla politica”, di oltre 357mila euro. In particolare, analizza l’Adnkronos, i ‘costi per il godimento dei beni di terzi’, pari a 61mila 428 euro,”comprendono la locazione per spazi per eventi oltre all’affitto della sede nazionale” di via della Scrofa. Per il personale Fdi spende circa 200mila euro: si tratta di 4 unità full time, 3 appartenenti alla categoria impiegati e un usciere. Consistente è anche la voce di 1,6 milioni di euro ‘per contributi ad associazioni e autonomie economico finanziarie’.
100mila euro ad Ecr e 105mil euro a Gioventù nazionale
Il partito di Meloni ha ‘staccato’ in ambito europeo un assegno di 100mila euro a sostegno delle attività del partito dei conservatori europei, l’Ecr, di cui Giorgia Meloni è presidente. In base al rapporto federativo con l’associazione ‘Gioventù nazionale’ previsto dallo statuto, un contributo di 105mila euro è stato versato, invece, al movimento giovanile ufficiale di Fratelli d’Italia. Il bilancio è stato approvato dalla Direzione nazionale riunitasi l’8 giugno scorso e presieduta dal coordinatore Edmondo Cirielli. Scrive il tesoriere Roberto Carlo Mele nella sua relazione gestionale:
Cirielli: “Gestione prudente, reputazione esemplare”
”I conti sono rimasti costantemente in equilibrio; i fornitori sono stati pagati con regolarità: anche nella consapevolezza che l’amministrazione di un partito politico deve tendere sempre non solo alla sana e prudente gestione, ma anche a una reputazione esemplare”. Nel 2021, sottolinea il segretario amministrativo, ”Fdi ha continuato la sua attività amministrativa nella logica della snellezza ed efficienza. L’entrata del 2xmille ha registrato l’anno scorso una ulteriore crescita confermandola come la più importante e diffusa fonte di microfinanziamento”. “Contribuiscono all’equilibrio economico del partito anche i contributi volontari dei parlamentari nazionali ed europei”.