Francia al voto per il ballottaggio delle legislative. Macron, tallonato da Mélenchon, trema: decisive le astensioni
Macron alla prova del nove. Seggi aperti in Francia da questa mattina alle 8 per il secondo e ultimo turno delle elezioni legislative. Appena rieletto lo scorso aprile per un secondo mandato, il presidente francese rischia di non riuscire a conquistare la maggioranza assoluta dei 577 deputati dell’Assemblea Nazionale, di fronte alla sfida di Nupes, il fronte della sinistra radicale guidato dal leader Jean Luc Melenchon. In questo caso Macron potrebbe dover chiedere appoggio ai deputati della destra moderata di Les Republicains.
Francia: urne aperte per il ballottaggio delle elezioni legislative
Gli astenuti sono i monitorati speciali. Portare alle urne chi prima ha scelto di non votare sarà dirimente soprattutto per la Nupes – unione de La France Insoumise, di cui Mélenchon è leader, con Partito comunista francese, Partito socialista e Verdi (Eelv) –, visto che il suo elettorato è in gran parte composto da giovani e lavoratori a basso reddito. Ossia quella fetta di popolazione che è tradizionalmente più propenso all’astensione. E che oggi, complice il caldo – il meteo d’oltralpe prevede per oggi temperature elevate in gran parte della Francia, tra 35° e 40°. Con picchi di 42° nel sud – potrebbe indurre molti francesi incerti, o che storcono il naso di fronte all’appuntamento elettorale, ad andare fuori città.
Macron alle corde, affluenza alle urne sotto osservanza: le astensioni saranno decisive
Dunque, affluenza alle urne sotto osservazione, dopo che al primo turno di domenica scorsa solo il 47,5% dei 48,9 milioni di elettori si è recato ai seggi. Un record storico di bassa partecipazione… Macron è alle corde, e proverà a uscire dall’angolo. Ma quella verso il traguardo della maggioranza al Parlamento francese, è una corsa a ostacoli. Il presidente vede a rischio quota 289 seggi, che farebbero governare l’esecutivo in tranquillità. Intanto, prima di tirare le somme, nella Francia metropolitana si è cominciato a votare questa mattina alle otto. Ma nei territori d’oltre mare il voto è iniziato ieri e cominciano ad arrivare i primi risultati alle isole Guadalupe: la sottosegretaria per il Mare, Justine Benin, si è arresa all’avanzata del candidato di Nupes, Christian Baptiste. Successo invece di Ensemble, l’alleanza che sostiene Macron, a Saint-Barthélemy e Saint-Martin.
La corsa a ostacoli di Macron: Jean-Luc Mélenchon lo tallona
Soprattutto dopo la battuta d’arresto per la coalizione di Macron al primo turno delle elezioni legislative, dove la sinistra di Jean-Luc Mélenchon è arrivata al 25,6% dei voti, di un soffio dietro Ensemble! (25,75%). Per il presidente della Repubblica francese si tratta di un pareggio con il leader della sinistra radicale. Che è riuscito a coalizzare un fronte ampio. I socialisti di Anne Hidalgo, usciti a pezzi dalle presidenziali con l’1,75%, hanno accettato di entrare nella Nupes. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica, scriveva nei giorni scorsi Le Figaro, il partito presidenziale non risulta nettamente in testa al primo turno delle politiche. Oggi il verdetto definitivo delle urne.