Furgone investe volontariamente tre persone uccidendone una: chi è il 29enne fermato a Napoli (video)
Si chiama Francesco De Luca, ha 29 anni ed è sospettato di essere la persona alla guida del furgone bianco che ha seminato il panico in provincia di Napoli. Ieri pomeriggio, in due distinte circostanze nei comuni di Volla e Cercola nel Napoletano, il furgone killer ha investito volontariamente 3 persone, due donne e un uomo. Quest’ultimo è morto in ospedale in serata. Il 29enne deve rispondere di omicidio, tentato omicidio e furto. Dopo l’esecuzione del fermo, è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale, in attesa dell’udienza di convalida, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’incredibile sequenza del terrore si è consumata rapidamente ieri pomeriggio. Il 29enne ha dapprima investito una donna di 40 anni in via Verdi a Volla. Poi, nel vicino comune di Cercola, ha travolto, in via del Progresso un’altra donna di 47 anni e l’uomo di 71 anni che sarebbe poi spirato per le ferite riportate.
I Carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno ritrovato il furgone killer, un Doblo di colore bianco, abbandonato nel Rione De Gasperi nel quartiere di Ponticelli a Napoli. I Carabinieri hanno controllato le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Furgone killer a Napoli: c’è una vittima
In un video, diventato poi virale sul web, sono immortalate le fasi della folle corsa e dell’investimento della donna. Dal video delle telecamere di videosorveglianza, diffuso sul web, si vede chiaramente come una donna, pur posizionandosi sul ciglio della strada per far passare il mezzo, viene colpita in pieno dal furgone che sembra cambiare direzione proprio allo scopo di coglierla.
Poco dopo è scattata la caccia all’uomo. A rendere ancora più drammatica la vicenda, le condizioni dei feriti in un primo momento, secondo quanto era stato comunicato, definite non gravi. I tre sono stati portati all’Ospedale del mare. Le due donne sono rimaste in osservazione. L’uomo, operato e poi trasferito nel reparto di Rianimazione, è deceduto. L’autore del folle raid è stato portato in caserma a Cercola e dovrà spiegare i motivi dell’incredibile corsa.