Il Palio di Siena a La7, niente diritti alla Rai. FdI: “Sconfitta che dimostra l’insipienza dei vertici”
Sarà La7 a trasmettere il Palio di Siena del 2 luglio e del 16 agosto che ritorna in piazza del Campo dopo due anni di stop forzato per la pandemia. L’accordo è stato siglato dal Consorzio per la Tutela del Palio, nell’ambito di una collaborazione più ampia che riguarda Rcs Media Group e Rcs Sport. E che prevede che l’emittente abbia i diritti televisivi delle Carriere fino al 2025. Finora era stata la Rai a trasmettere la diretta del Palio. Oggi allora, ha sottolineato il sindaco di Siena Luigi De Mossi, «Rcs ha saputo cogliere questa unicità. E attraverso il Consorzio per la Tutela del Palio e il Magistrato delle Contrade, sono sicuro che porteremo avanti un lavoro con grande spirito sinergico. Che permetterà di far comprendere la grandezza della nostra festa di popolo».
Niente diritti tv alla Rai per il Palio di Siena, FdI: una sconfitta che coinvolge storia e immagine dell’Italia nel mondo
Un accordo raggiunto, come ha rimarcato il presidente del Consorzio per la Tutela del Palio Antonio Carapelli, «con grande soddisfazione reciproca delle parti». E in virtù del quale, ha poi concluso, «siamo convinti che si potranno cogliere le peculiarità e le tipicità del mondo del Palio e delle Contrade». Ma quello che qualcuno legge come un successo, per il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, (capogruppo e componente nella Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai) e per la senatrice di FdI, Daniela Santanchè, è un’altra sconfitta della Rai. «Oggi si è consumata l’ennesima disfatta per la Rai del governo dei “migliori”, con la perdita dei diritti televisivi sul Palio di Siena», hanno dichiarato i due esponenti di Fratelli d’Italia. «Una sconfitta grave oltre che clamorosa – hanno aggiunto – considerando l’eco che questa manifestazione ha sul piano turistico. Folcloristico. E dell’immagine nel mondo dell’Italia».
Il Palio di Siena su La7 fino al 2025, FdI: «Un fallimento che dimostra l’inadeguatezza e l’insipienza dei vertici Rai»
«Senza dubbio il Palio appartiene alla storia della nostra Nazione. È una manifestazione identitaria in cui tanto la Toscana quanto l’Italia possono rivedersi e riconoscersi – hanno ribadito inoltre Mollicone e Santanchè –. Ma il Palio è soprattutto un pezzo della storia della televisione italiana, visto che fu la prima trasmissione ad andare in diretta nel lontano 2 luglio del 1954. Era allora una Rai pionieristica, dove mancavano ponti e antenne e per realizzare la messa in onda fu necessario appoggiarsi alle infrastrutture dell’Esercito», hanno spiegato i due esponenti di FdI. Concludendo amaramente: «Ecco, dinanzi a tutto ciò la Rai di oggi impallidisce. Dimostrando, alla luce di questo ennesimo fallimento, tutta l’inadeguatezza e l’insipienza dei suoi vertici».