Incidente fatale per due dirigenti del social russo Vk: in 100 giorni morti 10 top manager di Mosca

7 Giu 2022 18:12 - di Penelope Corrado
VK, manager morti

Il vicedirettore generale di VKontakte (l’equivalente del Facebook russo, meglio noto come Vk) Vladimir Gabrielean e Sergei Merzleakov, il direttore degli acquisti dell’azienda, sono stati uccisi mentre cercavano di raggiungere le rive di un fiume nella regione autonoma di Nenets, secondo quanto riferito dai media russi.
I corpi dei due sono stati ritrovati questa mattina, dopo un’intera notte di ricerche, vanificati a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Erano sulle rive di un fiume nella regione. Secondo i primi dati, Gabrielean e Merzleakov hanno partecipato a una spedizione pericolosa, e mentre attraversavano il fiume, nella regione del villaggio di Soina, il mezzo di trasporto si è ribaltato.

Gabrielyan è diventato vicepresidente e CTO del gruppo Mail.ru nel 2005, che in seguito è diventato VKontakte e poi VK, prima di diventare il suo primo vicedirettore generale, secondo Radio Free Europe. Vkontakte è un social network analogo a Facebook e ha oltre 400 milioni di utenti registrati. È tra i siti più utilizzati in Russia e nei paesi euroasiatici.

Il social media Vk e le polemiche per la diffusione di notizie pro-Ucraina

Vkontakte è anche noto come VK ed è un social network di proprietà russa simile a Facebook. VK ha beneficiato notevolmente del divieto di Facebook da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e ha collaborato con le richieste di censura del governo da quando sono stati nominati dirigenti favorevoli al governo.
Tuttavia, nel marzo scorso, “il social media russo VK presumibilmente violato, ha diffuso informazioni dettagliate sulla guerra in Ucraina, . Gli utenti di VK hanno ricevuto messaggi dall’account ufficiale del social network che li informavano delle vere vittime e dell’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina, secondo gli screenshot pubblicati online”. Per quei messaggi i responsabili di Vk hanno addossato le responsabilità agli hacker di Anonymous.

Gli oligarchi morti finora: 4 erano in posizione apicali per Gazprom

Dall’invasione in Ucraina, con quelli di oggi sono morti 10 oligarchi russi in meno di 100 giorni. Tutti uomini ricchi o ricchissimi. Escludendo l’incidente di queste ore, sette erano russi, uno nato in Ucraina quando era nell’Urss ma viveva a Londra. Sette sono apparenti suicidi, di cui tre omicidi-suicidi. Quattro lavoravano o avevano lavorato in posizioni apicali per società del gruppo Gazprom, il colosso del gas di Mosca, tre per altre grosse società russe del settore degli idrocarburi.

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