«Indegna, vomitevole, disumana», vergogna Kasia Smutniak: sui social insulti virulenti contro la Meloni
A lume di naso quello che è arrivato via social da Kasia Smutniak è il florilegio di insulti più grave e inaccettabile di tutti. L’attrice, ex compagna di Pietro Taricone, solitamente legata a un’immagine pacata, di giovane donna timida e facile all’imbarazzo – fino al limite dell’impacciato – stavolta tira fuori artigli e lingua biforcuta e messo mano alla tastiera del computer si scaglia in una serie di offese oltraggiose che trasudano veleno e bile. Una sequela interminabile di aggettivi truci che ci vergogniamo (per lei) persino a riportare per iscritto. Ma che la protagonista dei film di Ozpetek non ha avuto remore ad inanellare, corredando alla didascalia feroce con il video di una parte dell’intervento di Giorgia Meloni a Marbella, dal palco di Vox. Immagini, contenuti e parole di quella partecipazione, come noto al centro di una operazione di sciacallaggio politico che van oltre i limiti del consentito…
Da Kasia Smutniak un florilegio di insulti e vergognose offese contro Giorgia Meloni
Alla lunga lista di abominevoli accusatori e haters che si sono buttati nella mischia del linciaggio scattato un minuto dopo i risultati elettorali delle amministrative, che hanno incoronato la Meloni vincitrice assoluta e forza trainante del centrodestra. Numeri ed esiti delle urne che hanno evidentemente fatto impazzire di rabbia avversari o nemici del fronte contrapposto, pronti a improvvisarsi commentatori e detrattori incalliti, fino allo sfregio brutale. In una parola, odiatori acerrimi e privi di scrupoli morali. Decenza etica. Educazione base. Autoproclamati soloni e strenui difensori del politicamente corretto, che però infieriscono, senza tetto né legge, contro un esponente politico, insultandola in quanto tale. Offendendola come donna e se serve alla causa diffamatoria, anche come mamma. Con buona pace dei dettami delle femministe e dei sostenitori delle pari opportunità, pronti a sbandierare i vessilli del diritto e del rispetto, ma solo in favore delle loro cordate di riferimento (Lgbt and company).
«Indegna, vomitevole, disumana»: ecco alcuni degli aggettivi irripetibili usati contro la Meloni
E così eccola, l'”indifesa” Smutniak. La tremebonda Kasia. L’attrice timida e afflitta secondo l’immagine che si è cucita addosso in questi anni di cinema, pronta a scendere nell’agorà digitale via Instagram e a sparare ad alzo zero contro Giorgia Meloni. Postando a corredo di un estratto dell’intervento della Meloni in Spagna, una didascalia che recita (vergognosamente): «Più i pensieri sono bassi, volgari, inadeguati, non all’altezza, tristi, morbosi, infelici, privi di eleganza, di amore, di buon senso, indegni, ingiusti, aspri, acidi, vomitevoli, piccoli, inutili, stupidi, idioti, pericolosi, malformati, kitch, sbiaditi, inesatti, errati, carichi di odio, DISUMANI, più la persona che li esprime diventa… volgare, inadeguata, non all’altezza, triste, morbosa, infelice, priva di eleganza, di amore, di buon senso, indegna, ingiusta, aspra, acida, vomitevole, piccola, inutile, stupida, idiota, kitch, sbiadita, inesatta, errata, carica di odio, DISUMANA. Cara @giorgiameloni che brutto vedere #happypridemonthbitches! And fuck this shit. *scusate mi è partita la vena».
Kasia Smutniak contro la Meloni: una vergogna che si ripete
Un po’ troppo, persino per un hater professionista, figuriamoci per una attrice che ha fatto del riserbo e del low profile una presunta condotta di vita. Davvero troppo. Come se non bastassero le farneticazioni della Quartapelle, responsabile Esteri del Pd, che ha accusato la leader di FdI di far parte di un’internazionale di destra che prenderebbe soldi dalla Russia. Come se non fossero già stati abbastanza i deliri – con tanto di insulti animaleschi – che accademici. Avversari grillini. Giornalisti saltafila. E persino donne e attiviste, le hanno scaricato addosso ad orologeria, come hanno cominciato a intravedere la lunga corsa verso il successo di Fratelli d’Italia e l’affermazione estesa della leadership della donna che ne è alla guida.
Lo scempio in corso contro la Meloni a cui gli avversari non “perdonano” il successo politico
Un successo costantemente certificato dai sondaggi. E definitivamente ratificato proprio nei giorni scorsi dal verdetto delle urne per le amministrative. Offese sanguinose che animano un linciaggio social e uno scempio ormai sempre più incalzante. E direttamente proporzionale alla crescita dei riscontri personali e del partito che la Meloni governa. Una vergogna che continua a ripetersi nell’assordante silenzio di soloni dem e attiviste femministe, insolitamente silenti. Anche oggi.
Sotto, il video che l’attrice ha postato su Instagram
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