Insulti a Rita Dalla Chiesa che difende la Meloni. La replica: «Gente ignorante, sono dei poveracci»
Rita Dalla Chiesa difende Giorgia Meloni e su di lei piovono vergognosi insulti. La giornalista due giorni fa ha rilasciato a Libero un’intervista sugli insulti feroci e indecorosi piovuti sulla leader di Fratelli d’Italia, esprimendole solidarietà. Alcuni passaggi di quell’intervista sono stati ripresi sui social dalla Meloni. Com’era prevedibile ci sono stati tanti commenti. Come scrive Libero in un articolo dal titolo Difende la Meloni: piovono accuse sulla Dalla Chiesa, insieme a quelli di sostegno alla conduttrice e di apprezzamento per le sue parole («Grande Rita, degnissima del cognome che porta» e «Che donna, intelligente e perbene»), sono stati pubblicati diversi messaggi che «andavano sul personale, tirando in ballo la memoria di suo padre, la sua età, la sua carriera, peraltro specchiata, con insulti infamanti e accuse infanganti ma infondate. E, come nel caso della Meloni, spesso gli affondi vigliacchi arrivavano da donne».
Messaggi vergognosi contro Rita Dalla Chiesa
Il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, ne ha pubblicati alcuni. Eccoli. «Questa (Rita, ndr) fa rivoltare suo padre nella tomba» scriveva un utente. «Suo padre si starà rivoltando nella tomba. Lui è morto per combattere il malaffare e lei difende un partito con parecchi condannati proprio per malaffare», aggiungeva un altro utente. E ancora: «Se lei approva la violenza e la cattiveria di questa signora (la Meloni, ndr), di sicuro suo padre si sarebbe vergognato», avvertiva un altro.
«Per la proprietà transitiva – scrive il quotidiano – per cui “la Meloni è fascista”, anche la Dalla Chiesa diventa poi donna in camicia nera». «Ma la Dalla Chiesa da quando è diventata fascista?», notava un altro utente. Quindi c’erano le accuse “imbecilli” relative all’uso di stupefacenti: «Cambia spacciatore, Rita». «Infine – scrive ancora il quotidiano – le frasi più ignominiose, che riportiamo solo per documentare dove possano arrivare odio, ignoranza e menzogna». Eccole riportate. «E se lo dice una che si è venduta al mandante dell’omicidio del padre pur di lavorare in tv, c’è da crederci», commentava un altro utente. «Questa ha campato grazie a Berlusconi e Dell’Utri, che miseria di persona», rincarava la dose un altro.
La replica della conduttrice: «Superato ogni limite»
A queste frasi riprovevoli, sottolinea ancora il quotidiano, la Dalla Chiesa “replicava con garbo”. «Ormai hanno superato ogni limite», diceva riferendosi alla Meloni ma anche a se stessa. «Va bene contestare le idee. Ma le offese personali, le ingiurie, la cattiveria che certe persone buttano addosso senza capire quanto possano fare del male, dimostrano solo la loro debolezza morale e intellettuale».
«Ora basta, queste frasi sono da denuncia»
Poi, si legge ancora, ai microfoni di Libero Dalla Chiesa aggiungeva: «Sono veramente stanca, ora basta. Queste frasi sono da denuncia e intendo andare dai carabinieri a farlo. Tra l’altro, mi dicono che assumo certe posizioni per lavorare in tv. Sì, si vede come lavoro, non ho neanche una trasmissione… Io ho solo espresso la solidarietà a una donna di destra, a cui nessuna donna di sinistra aveva manifestato sostegno. E lo rifarei ancora. Del resto nella mia vita io ho difeso anche tante donne di sinistra. Ma se ti azzardi a farlo con la Meloni, allora ti attaccano, diventi “colpevole”, una donna di serie B. La verità è che questi individui non sopportano che io sia libera, non legata ad alcun un partito. Parliamo di gente ignorante, sono dei poveracci».
Sig.ra Rita dire dei poveracci e un complimento che non meritano.