Kiev: “Missili partiti dalla Bielorussia”. Putin annuncia: “Daremo a Minsk gli Iskander-M”
La Russia rifornirà, «nei prossimi mesi», la Bielorussia di missili capaci di trasportare testate nucleari. A dirlo è stato Vladimir Putin, dopo l’incontro a San Pietroburgo il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. L’annuncio arriva nel giorno in cui i servizi di intelligence e i media di Kiev hanno diffuso la notizia di «massicci attacchi» di bombardieri russi avvenuti dallo spazio aereo bielorusso.
Putin: «Daremo alla Bielorussia gli Iskander-M, in grado di lanciare missili nucleari»
«Nei prossimi mesi consegneremo alla Bielorussia sistemi missilistici Iskander-M (fra i più moderni a disposizione della Russia, ndr) in grado di lanciare missili con testate nucleari», ha detto Putin, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, oltre che da diversi media russi e ucraini. Putin, quindi, ha presentato la mossa come difensiva, attaccando l’Occidente. «Detiene 200 munizioni tattiche nucleari e 257 aerei sono stati preparati per il loro possibile utilizzo. Abbiamo la responsabilità di garantire la nostra sicurezza», ha sostenuto il presidente russo, aggiungendo che «gli aerei bielorussi Su-25 possono essere aggiornati in Russia e può iniziare l’addestramento dell’equipaggio».
Massicci bombardamenti su tutta l’Ucraina. Severodonetsk è caduta
Proprio oggi – giornata in cui la città Severodonetsk, nella regione di Luhansk nell’Ucraina orientale, come annunciato dal sindaco Oleksandr Stryuk, è completamente caduta nelle mani dei russi – l’intelligence e i media ucraini hanno riferito che parte del massiccio attacco perpetrato nella notte dagli aerei russi su diverse città del Paese è partito dalla Bielorussia. Il canale di news Ukraine Now ha parlato di 40 missili. L’agenzia stampa ucraina Unian ha riferito di bombardamenti su Khmelnytsky, Leopoli, Mykolaiv, Zhytomyr e Chernihiv. Secondo lo stato maggiore di Kiev, i missili contro Zhytomyr e Chernihiv sono partiti dalla Bielorussia. La regione di Dnipropetrovsk è stata bersagliata dall’artiglieria e la regione di Mykolaiev è sotto pesante attacco.
Kiev: «Missili sparati dallo spazio aereo della Bielorussia»
Secondo quanto ricostruito dalle fonti ucraine, i bombardieri russi sarebbero decollati dagli aeroporti della Federazione Russa, entrati nello spazio aereo della Repubblica di Bielorussia, e volati fino al confine con l’Ucraina da dove poi avrebbero sparato i missili. L’intelligence militare ucraina, il Gur Mo, ha sottolineato che è la prima volta dall’inizio della guerra che la Russia colpisce obiettivi in Ucraina con un raid aereo partito dalla Bielorussia. Secondo gli 007 di Kiev, il raid è parte di un’ampia provocazione di Mosca per coinvolgere direttamente la Bielorussia nella guerra.
L’intelligence: «I russi vogliono coinvolgere Minsk nella guerra»
Secondo quanto riportato da Ukrinform, il Gur ha spiegato che l’attacco ha coinvolto sei Tu-22M3, che hanno lanciato 12 missili da crociera X-22 (Kh-22). «I bombardieri sono partiti dalla base aerea di Shaykovka, nella regione russa di Kaluga. Poi, dalle regioni di Kaluga e Smolensk sono entrati nello spazio aereo della Bielorussia. Dopo il lancio dei missili sono tornati alla base aerea di Shaykovka, in Russia», hanno precisato i servizi militari ucraini, sottolineando che «il bombardamento odierno è direttamente collegato agli sforzi del Cremlino di coinvolgere la Bielorussia come parte della guerra contro l’Ucraina».