L’allarme cinghiali imbarazza il governo. Cingolani: «In aggiornamento i dati sugli abbattimenti»
L’allarme cinghiali imbarazza il governo. Non solo Comuni e Regioni che vivono il flagello dell’invasione degli animali selvatici responsabili anche della peste suina. “L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) ha reso noto che sta provvedendo ad aggiornare la banca dati relativa ai cinghiali che sono stati abbattuti nel Paese. In situazioni di caccia. Sia di selezione che di controllo”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, rispondendo a un’interrogazione parlamentare in aula a Montecitorio. Il ministro green ha informato sull’aggiornamento anche dei danni registrati nel territorio. “Attuando una revisione delle proprie stime circa la consistenza della specie che notoriamente è cresciuta esponenzialmente. Parallelamente, l’ente sta valutando i piani regionali di intervento urgente sulla Psa. Che consentono ulteriormente di aggiornare i dati circa la presenza degli ungulati e degli abbattimenti programmati”.
Cinghiali, Cingolani: l’Ispra sta aggiornando i dati
Il ministro, che in passato è stato oggetto di forti critiche da parte delle associazioni animaliste, ha spiegato che è stato attivato il confronto politico con le Regioni. Per “promuovere la revisione delle norme di controllo della specie di fauna selvatica da parte delle Regioni. Verso la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica. Permettendo l’attivazione di interventi anche in contesti urbani. Impiegando tecniche selettive più funzionali allo scopo, fermo restando il coinvolgimento di Ispra”. In termini più accessibili si fa riferimento all’abbattimento dei cinghiali, questione quanto mai di attualità. Infine, ha detto Cingolani, “ravvisiamo l’opportunità di valutare una eventuale modifica del calendario venatorio, per la specie in questione. Fermo restando quanto previsto dal decreto legge 203 del 2005 riguardo la deroga di orari e periodi per il prelievo di selezione degli ungulati. Rientranti nelle specie cacciabili“.