L’Aquila, fanno sesso nel confessionale del monastero. Il sindaco: vergognoso, vanno puniti
“Sgomento, rabbia per quanto accaduto. E solidarietà e vicinanza nei confronti delle suore celestine del monastero di San Basilio”. Questi i sentimenti del sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, il giorno dopo l’incursione all’interno del monastero nella notte tra il primo e il 2 giugno scorsi. Durante la Notte bianca, diversi giovani, forzando la porta, si sono intrufolati nel convento delle suore di clausura creando scompiglio. Le religiose, che hanno parlato di una notte da incubo, hanno allertato i carabinieri intorno alle 5 del mattino. Quando, durante l’ora di preghiera, hanno sentito i gemiti di una coppia. Che, entrata di nascosto nel luogo in cui vivono le suore, è stata trovata a fare sesso nel confessionale. Scoperti, i due sono fuggiti completamente nudi. Nel posto si sarebbero intrufolati anche altri giovani. Terrorizzate le suore.
L’Aquila, blitz a sfondo sessuale nel monastero di San Basilio
Il primo cittadino di Fratelli d’Italia ha definito quanto è accaduto inqualificabili. “Si tratta di episodi ingiustificabili – ha detto Biondi che si è recato a incontrare la piccola comunità religiosa. “Non ascrivibili a una semplice bravata. Grazie alla collaborazione della ditta che ha eseguito i lavori di restauro del complesso – ha aggiunto – sarà installato un sistema di telecamere di videosorveglianza per scongiurare che simili episodi possano ripetersi. E verrà potenziata l’illuminazione esterna dell’area. Le suore celestine sono un simbolo di questa città. E chiunque abbia osato violare la loro serenità nonché gli spazi in cui curano la loro spiritualità va punito in maniera esemplare. Sono certo che le forze dell’ordine faranno di tutto per individuare i responsabili di gesti tanto insensati quanto immorali. Che feriscono un’intera comunità“.