Lollobrigida: «FdI non salverà il governo Draghi, questo sia chiaro. Il M5S? Farà un’altra capriola»
«Non salveremo il governo Draghi. Questo deve essere chiaro. Noi restiamo e siamo opposizione al governo». Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera chiarisce la posizione di FdI. «Un discorso a parte – puntualizza – è se Draghi, preso atto della fine di questa esperienza, dovesse dimettersi annunciando la data del voto anticipato. In quel caso sosterremmo solo i provvedimenti urgenti utili a garantire la credibilità dell’Italia nella crisi internazionale ed eventuali atti che andassero nell’interesse dei cittadini. Senza chiedere in cambio alcuna poltrona». Come può andare avanti un governo sottoposto a continue fibrillazioni? «Male, può andare avanti male».
Lollobrigida: «Abbiamo una campagna elettorale anticipata»
E poi ancora. Speriamo «soprattutto nella presa di coscienza di una classe politica responsabile, ma pare non ci si possa contare. Nel contesto odierno avremmo bisogno di un governo che sappia dove andare, di una maggioranza coesa e forse anche di un Parlamento unito sui temi di interesse nazionale». E invece «abbiamo un’apertura di campagna elettorale anticipata nella quale le forze politiche di governo da una parte si tengono strette le poltrone e dall’altra esaltano i punti programmatici più divisivi, attraverso i quali sperano di aumentare il loro consenso».
«Il M5S farà l’ennesima capriola»
Quanto poi al passaggio parlamentare del 21 giugno, definito da Giancarlo Giorgetti “pericoloso”, Lollobrigida puntualizza: «In un mondo normale lo sarebbe. In un teatrino come quello messo in piedi dai Cinque Stelle credo che come al solito non succederà nulla. Il M5S farà l’ennesima capriola».
«Il centrodestra ha sempre agito in maniera coesa»
Vi ha stupito la fuga in avanti di Matteo Salvini sul viaggio a Mosca? «Dovrebbe stupire Draghi, non noi. Il problema è interno alla maggioranza». E infine: «In 30 anni di storia il centrodestra ha sempre agito in maniera coesa e coerente nell’ambito dell’alleanza occidentale. Confidiamo dunque che prevalga la linea che abbiamo sempre tenuto tutti. Anche perché con l’atteggiamento ondivago in politica estera rendiamo l’Italia un paese poco affidabile».