L’Ue ci ripensa su gas metano e nucleare: non è energia pulita. Berlato: “Un approccio ideologico”
Il Parlamento europeo ha bocciato la proposta della Commissione di inserire gas e nucleare tra le fonti ammesse nella transizione energetica. Ieri, infatti, le commissioni Economia e Ambiente dell’Europarlamento hanno adottato a maggioranza una risoluzione che bocciala proposta della Commissione sulla tassonomia verde, in particolare per quanto riguarda l’inclusione del nucleare e del gas nella lista delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale. La risoluzione è stata adottata con 76 voti a favore, 62 contrari e 4 astenuti e dovrebbe essere votata nella plenaria del 4-7 luglio. Se la maggioranza assoluta degli eurodeputati, precisamente 353 sconfesserà il testo della Commissione, l’esecutivo Ue dovrà ritirarlo o emendarlo. Un’Europa senza gas e nucleare, mentre Cina, India, Russia e Stati Uniti non hanno limitazioni. L’ennesimo harakiri dei nostri rapprensentanti europei.
L’Ue dovrà rinunciare a gas e nucleare in nome della transizione ecologica
“Le commissioni congiunte Ambiente ed Economia hanno votato al Parlamento europeo contro la proposta della Commissione sulla Tassonomia, cioè la classificazione degli investimenti considerati compatibili con il Green deal”. Così in una nota l’eurodeputato di FdI- Ecr Sergio Berlato, componente della commissione Ambiente del Parlamento europeo. “La presidenza Von der Leyen ha inserito nel pacchetto anche energie sostenibili come nucleare e gas tra le fonti di transizione. Con uno scarto di soli 14 voti le Commissioni hanno chiesto di rigettare la proposta della Commissione, escludendo cosi’ sia il gas che il nucleare dalle risorse energetiche considerate pulite”.
Berlato confida nel voto della sessione plenaria
“Il provvedimento – prosegue l’europarlamentare sovranista – sarà votato di nuovo nella sessione Plenaria di luglio dall’Eurocamera. Speriamo che il Parlamento sia più ragionevole delle Commissioni. L’approccio ideologico al cambiamento climatico lungi dal risolvere i problemi, rischia solo di esasperarli a scapito delle nostre economie. Fratelli d’Italia in Europa è in prima fila nella protezione dell’ambiente ma non accetta una deriva ideologica e utopistica che non tenga conto della realtà delle cose”, ha concluso Berlato.