Metodo Di Bella, un altro risultato: «Guariti 36 bambini malati di sarcoma». Lo studio
Dopo il caso dei sette tumori cerebrali in remissione, il Metodo Di Bella ottiene un altro importante risultato. La rivista scientifica World journal of pharmaceutical research ha pubblicato un lavoro portato avanti dal dottor Giuseppe Di Bella, insieme con i colleghi Vittoria Borghetto, Ilaria Moscato e Elena Costanzo sui risultati positivi ottenuti col MDB in 36 sarcomi. «Questo studio clinico – dice il figlio del professor Luigi Di Bella – documenta un sensibile progresso rispetto ai protocolli oncologici convenzionali in termini di guarigioni, mediane di sopravvivenza, risposta obiettiva, qualità di vita».
Metodo Di Bella: che cosa sono i sarcomi
I sarcomi sono forme maligne e rare di cancro che colpiscono i tessuti connettivi: muscoli, cartilagini, vasi sanguigni, nervi, tendini, tessuto adiposo, tessuti sinoviali. Ad esserne essere colpiti nelle localizzazioni ossee, gli osteosarcomi, sono soprattutto bambini e adolescenti. Come viene spiegato nello studio portato avanti dall’équipe Di Bella a partire dai 3-5 anni e progressivamente nell’adolescenza, si verifica un picco minimo di melatonina, contemporaneamente a un picco massimo di ormone della crescita, il GH. La coincidenza di questi due fattori, si legge nello studio, costituisce la premessa biomolecolare dell’insorgenza e dello sviluppo più frequente degli osteosarcomi in questa fascia di età.
Di Bella: «Guarigione stabile e documentata di alcune decine di casi»
La pubblicazione del lavoro è un importante riconoscimento per la Fondazione Di Bella impegnata da anni nella cura ai tumori. «Il dato certificato, più evidente e incontestabile – prosegue Di Bella – è la guarigione stabile e documentata da oltre cinque anni, e in alcuni casi da oltre dieci, di alcune decine di casi in cui l’oncologia aveva esaurito tutte le possibilità, dopo interventi chirurgici sul tumore primitivo e sulle metastasi, dopo il completo fallimento di tutti i protocolli radio chemio terapici effettuati, in pazienti, prevalentemente bambini o adolescenti, avviati ormai a terapie palliative domiciliari in attesa della morte».
Come funziona il Metodo Di Bella nella cura dei sarcomi
Non solo. Nella pubblicazione sui sarcomi si documenta per la prima volta in letteratura, spiega ancora Di Bella, «oltre a un’elevata percentuale di guarigioni stabili, lo stretto rapporto causale tra l’incremento significativo nel sangue dell’ormone della crescita, il GH, durante lo sviluppo e in età prepuberale e puberale, e la sua sede d’azione nettamente prevalente nelle aree di accrescimento osteocartilagineo del tumore, in coincidenza con il livello minimo di melatonina. È ampiamente documentato, in sinergismo col picco d’incremento del GH, il significativo decremento ai livelli minimi, della melatonina dopo i 3-5 anni di età con livelli particolarmente bassi nelle fasce di età più colpite dagli osteosarcomi. È proprio la coincidenza tra alto tasso di ormone della crescita e minimo di melatonina la ragione della rapida e costante risposta terapeutica positiva alla somministrazione della melatonina in stretto sinergismo terapeutico con l’inibizione, mediante somatostatina, dell’ormone della crescita».
Le cellule tumorali staminali
Di Bella, infine, chiarisce che «emerge sempre più chiaramente in letteratura, il dato che nei sarcomi, come nei glioblastomi, i più aggressivi tumori cerebrali, le iniziali cellule tumorali vengono progressivamente sostituite da CSC (Cancer stem cells) cellule tumorali staminali, che gradualmente costituiscono l’assoluta maggioranza delle popolazioni neoplastiche di questi tumori. Si deve proprio a queste “Cancer stem cells” l’elevata aggressività, rapida progressione, capacità di dare metastasi, dei sarcomi. I componenti del Metodo Di Bella, retinoidi, melatonina, somatostatina, intervengono decisamente sulle CSC staminali senza ucciderle (sarebbe impossibile ) ma riprogrammandole. Il dato di fatto, ormai documentato, che i sarcomi sono in grande maggioranza costituiti da queste cellule staminali tumorali ne spiega la totale refrattarietà ai vari protocolli chemioterapici e alla radioterapia, che ne controllano solo per brevi periodi la proliferazione e la disseminazione neoplastica. Il citato meccanismo d’azione – conclude Di Bella – spiega come il Metodo Di Bella, in assenza di tossicità, consegua un incremento significativo della percentuale di pazienti, prevalentemente bambini o adolescenti guariti dal cancro, a volte, anche in condizioni critiche e disperate».