Negata l’estradizione di dieci terroristi rossi. Meloni: “Vergognosa decisione della Francia”
La Francia nega l’estradizione dei dieci ex Br e terroristi rossi di varie fazioni arrestati nell’ambito dell’operazione Ombre rosse dell’aprile 2021. In particolare, la Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello ha emesso parere sfavorevole alla procedura di estradizione richiamandosi agli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Le domande di estradizioni riguardavano l’ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, 78 anni, tra i fondatori di Lotta Continua, da tempo malato, condannato a 22 anni come uno dei mandanti dell’omicidio Calabresi; gli ex Br Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio, Enzo Calvitti; l’ex militante di Autonomia Operaia Raffaele Ventura; l’ex militante dei Proletari armati Luigi Bergamin; l’ex membro dei ‘Nuclei armati contropotere territoriale’, Narciso Manenti.
Estradizione negata dei terroristi rossi, le reazioni
“Nella vita si può cambiare, queste persone lo avranno certamente fatto, e così si può diventare degli ex terroristi, ma non si può pensare che il tempo possa rimediare o cancellare la responsabilità o la colpa di aver tolto la vita ad un altro uomo”, è il primo commento di Mario Calabresi nel giorno in cui la Francia ha negato l’estradizione di Pietrostefani, l’ex militante di Lotta Continua, condannato in Italia come uno dei mandanti dell’omicidio di suo padre, il commissario Luigi Calabresi.
“Oggi forse gli ex terroristi festeggeranno di averla scampata per sempre, ma insieme al sollievo, auguro loro di sentire un’emozione diversa: il bisogno di fare i conti con le loro responsabilità e, un istante dopo, il coraggio di fare un passo e contribuire alla verità su quei delitti”, conclude Mario Calabresi.
Reazioni indignate anche sul fronte politico, ma solo da destra, nel silenzio di gran parte della sinistra.
“Inaccettabile e vergognosa la decisione adottata dalla Corte d’Appello di Parigi di respingere le richieste di estradizione per i dieci ex terroristi italiani di estrema sinistra, legati alle Br, rifugiati in Francia. Ci eravamo illusi che la dottrina Mitterrand fosse finita. Prendiamo atto che non è così. Questi assassini non hanno mai pagato il loro conto con la giustizia italiana e alla luce della decisione di oggi probabilmente non lo faranno mai. I familiari delle vittime meritano verità e giustizia. Il governo Draghi si attivi subito: questi criminali devono scontare in Italia la pena fino all’ultimo giorno”, dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Rispetto le decisioni della magistratura francese, che agisce in piena indipendenza. Aspetto di conoscere le motivazioni di una sentenza che nega indistintamente tutte le estradizioni. Si tratta di una sentenza a lungo attesa dalle vittime e dall’intero Paese, che riguarda una pagina drammatica e tuttora dolorosa della nostra storia”, afferma la ministra della Giustizia Marta Cartabia.
In attesa di una decisione dall’aprile del 2021
L’iter giudiziario aveva preso avvio dopo la storica decisione del 22 aprile 2021 del Governo di Parigi di trasmettere ai giudici francesi le domande di consegna dell’Italia. Il ministero della Giustizia sottolinea come “nel lungo tempo trascorso da quei tragici fatti, l’Italia non abbia mai smesso di avanzare e rinnovare le domande di estradizione per i latitanti, le cui responsabilità – sottolinea – sono state accertate con sentenze definitive emesse all’esito di processi celebrati nel pieno rispetto di tutte le garanzie. E nell’ultimo anno, il ministero della Giustizia ha sempre assicurato puntuale e completa collaborazione ai giudici francesi”.
La procura generale di Milano però sarebbe pronta, “nei prossimi giorni”, a valutare l’esistenza nell’ordinamento francese di un’impugnazione del tipo di quella prevista – tramite ricorso per Cassazione – nel caso di estradizioni per l’estero. Lo si apprende da fonti giudiziarie. In particolare lo studio riguarda i casi dell’ex Br Sergio Tornaghi e l’ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, condannato in Italia come uno dei mandanti dell’omicidio del commissario Calabresi, due dei dieci terroristi per cui oggi la Francia ha negato l’estradizione. Una possibilità che verrà valutata “previa comunicazione al ministero della Giustizia e dopo aver ricevuto comunicazione ufficiale e completa delle motivazioni”.