Omicron 5 accelera la sua corsa, l’Iss: è al 34,4%. Bassetti: «Non c’entra nulla con l’originale»
Riflettori su Omicron 5. La sottovariante Omicron BA.5 di Sars-CoV-2 accelera la sua corsa in Italia. «Considerando la totalità dei sequenziamenti genomici di buona qualità depositati in piattaforma» ICoGen «nelle settimane 22, 23 e 24 del 2022», riferisce l’Istituto superiore di sanità nell’ambito del monitoraggio settimanale sull’andamento di Covid-19, la quota di Omicron 5 è pari al 34,4% nella settimana 24 (quella in corso, dato aggiornato a ieri sera).
Omicron 5, il monitoraggio dell’Iss
Contro una proporzione del 23,1% nella settimana 23 e del 16,2% nella settimana 22. Resta indietro, pur crescendo a sua volta, Omicron 4: la quota di BA.4 è pari nella settimana 24 al 18,2%, contro l’11,4% della settimana 23 e l’8,9% della 22.
Omicron 5 , Bassetti: «Non c’entra nulla con l’originale»
E sui rischi di Omicron 5 si interrogano gli esperti. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova su Twitter ribadisce la sua posizione. «Chi cura e ha curato Covid-19 in questi ultimi due anni sa che Omicron 5», la sottovariante BA.5 super contagiosa che si prevede diventerà dominante anche in Italia, «non c’entra nulla con l’originale», il virus Wuhan. «Omicron 5/22 sta al Covid/20 come una faringite sta a una polmonite. Possono essere entrambe impegnative, ma sono due infezioni molto diverse. Andrebbe cambiato il nome».
Sull’uso della mascherina
Ma in questi giorni si sta dibattendo molto anche sull’uso della mascherina in piena estate. L’immunologo Mauro Minelli, referente per l’Italia Meridionale della Fondazione per la Medicina Personalizzata, commenta la richiesta del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, che invoca «il ritorno delle mascherine al chiuso e il rispetto dell’isolamento» per evitare di «ritrovarci nuovamente gli ospedali pieni di pazienti Covid».
Minelli: «Dimenticare la mascherina è un errore»
«Dopo due estati nelle quali pure ci sembrava di aver capito che il caldo non è il killer dei virus – sottolinea all’Adnkronos Salute – ci ritroviamo al principio della terza estate dell’era Covid a fare i conti con una nuova ripresa dei contagi. Già soltanto per questo la mascherina meriterebbe maggiore considerazione e riconoscenza, perché ha dimostrato sul campo di saper limitare quantità e qualità delle infezioni da Sars-CoV-2. Dimenticarle adesso, o propagandarne la dismissione, sarebbe un errore davvero grossolano e imperdonabile. Pensiamo alle vite che ogni giorno salvano cinture e caschi, certamente scomodi, specie d’estate, ma alzi la mano chi si sente di contestarne l’utilità».