Parco Almirante, la figlia: «Polemiche ridicole. Allora è apologia di comunismo dedicare una via a Togliatti?»

3 Giu 2022 19:38 - di Redazione
Almirante

«Accolgo la notizia favorevolmente e con piacere. Ci sono delle persone di destra che hanno anche il coraggio del loro pensiero e non sono intimorite dall’idea di dedicare uno spazio verde a Giorgio Almirante. E lo fanno perché credono fermamente nelle loro idee. Si tratta di una forma di devozione, di riconoscenza verso un leader politico che ha aperto una strada». Così all’Adnkronos Giuliana de’ Medici, figlia di Giorgio e Assunta Almirante, commenta la mozione approvata dal consiglio del VI Municipio di Roma per intitolare un giardino a Giorgio Almirante. Una mozione, quella del VI Municipio della Capitale, che ha scatenato molte polemiche.

La figlia di Almirante: «Non è mai stato un gerarca fascista»

Di fronte alla ferma presa di posizione dell’Anpi provinciale di Roma, Giuliana Almirante replica: «Giorgio Almirante non è mai stato un gerarca fascista, ma Capo della segreteria politica della Repubblica sociale italiana. Si tratta, dunque, di un’inesattezza storica. Collaborazionista dei fascisti, poi, non mi sembra che abbia mai collaborato. Certo, se lo definiscono gerarca fascista è ovvio che poi parlino di apologia di fascismo. Ma allora è apologia di comunismo anche dedicare una via lunga chilometri a Palmiro Togliatti, visti i danni lampanti che ha fatto il comunismo in Unione Sovietica?».

la figlia di Almirante: «Polemiche ridicole»

«Queste polemiche – sottolinea Giuliana Almirante – cominciano a rasentare il ridicolo. Per carità, rispetto tutto e tutti, ognuno ha il diritto di pensare quello che crede, tutti abbiamo il diritto di dire quello che pensiamo, però, francamente, parlare di apologia di fascismo nel 2022 mi sembra veramente ridicolo. Almirante è stato un leader politico che ha portato in parlamento, con i voti dei cittadini italiani, diversi parlamentari che hanno fatto il loro dovere e che non si sono mai sporcate le mani. Negli anni di Tangentopoli lo stesso Antonio Di Pietro ha detto che l’unico partito che non ha mai avuto le mani sporche è stato il Movimento sociale italiano. Vogliamo parlare di questo o vogliamo parlare dell’apologia di fascismo? Mettiamolo sul piatto della bilancia».

«Ha sempre parlato di pacificazione nazionale»

«L’Italia – spiega ancora la figlia di Giorgio e Assunta Almirante – ha vissuto un periodo in cui c’era la guerra civile, ce lo dobbiamo ricordare. Almirante ha sempre parlato di pacificazione nazionale. E in ogni caso mi pare siano passati quei tempi, le problematiche sono altre, non si può più fare riferimento al fascismo perché ormai la generazione che ha vissuto il fascismo non c’è più, pace all’anima loro sono tutti passati a miglior vita. Cerchiamo quindi di rispettare il volere ed il pensiero di tutti quanti, sempre nell’ambito della legalità, ovviamente. Ma mi pare che Almirante, ripeto, sia stato eletto in Parlamento democraticamente dal popolo italiano, è stata una persona con le mani pulite, una persona corretta».

«Negli anni ’70 ha presentato proposte per l’elezione diretta del Capo dello Stato»

«Una persona, inoltre – sottolinea Giuliana Almirante all’Adnkronos –, che negli anni ’70 ha presentato delle proposte di legge per l’elezione diretta del Capo dello Stato, dei sindaci e dei presidenti di regione. Dunque noi che oggi eleggiamo il nostro presidente di regione stiamo applicando una legge fascista perché l’ha presentata Almirante? Noi che eleggiamo il sindaco, e il primo a presentare questa proposta di legge è stato Almirante con il gruppo del Movimento sociale Italiano, stiamo applicando le leggi fasciste? Secondo il loro teorema, sì».

«Il periodo della guerra civile per fortuna è passato»

«Il periodo della guerra civile per fortuna è passato – conclude Giuliana Almirante –, ognuno ha le sue responsabilità e ognuno i suoi meriti. Ognuno, da tutte e due le parti, ha combattuto, ha creduto in quello che faceva, rispetto per tutti. Ma non se ne può più! Queste persone che decidono, come in tante città italiane, di dedicare uno spazio ad Almirante, lo fanno perché ritengono che Almirante ha fatto delle cose giuste. Poi sarà compito delle persone che vanno al giardino insegnare ai loro figli chi era Giorgio Almirante. Quelli onesti intellettualmente gli diranno la verità, quelli che non lo sono, e che continuano ancora con questa storia del fascismo, cresceranno dei figli che continueranno ad avere odio e rancore e non saranno persone democratiche”

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