Polemiche sullo squalo spiaggiato in Sardegna: prima di soccorrerlo i bagnanti si sono fatti i selfie (video)
Ha indignato molti utenti il trattamento riservato dai bagnanti di un litorale sardo a uno squalo azzurro spiaggiato. La caccia al selfie con l’esemplare di verdesca è diventata l’attività preferita dalle persone che mercoledì pomeriggio affollavano la spiaggia di Fontanamare, sul litorale cagliaritano di Gonnesa. Una disavventura quella capitata al piccolo squalo, causata forse dalle condizioni del mare e dalla conformazione della costa, che non gli ha permesso di allontanarsi dalla riva.
Il video del piccolo squalo spiaggiato a Fontanamare, nel Sud Sardegna, è stato postato in esclusiva da Cagliaripad.it. Mostra alcuni uomini intenti a spostare l’animale boccheggiante sul bagnasciuga. Pochi istanti dopo si sentono delle persone che chiedono insistentemente di rigettare il piccolo squalo in mare. La cosa non viene fatta subito. Perché nel frattempo, con lo squalo che sembra agonizzante, si assiepano le persone a farsi i selfie.
Squalo spiaggiato: polemiche per la condotta di alcuni bagnanti
Inevitabili le polemiche tra i centinaia di commenti al video. In molti stigmatizzano il comportamento dei bagnanti, accusandoli di aver strumentalmente utilizzato la povera verdesca per il bieco scopo di fotografarlo. “I soliti dementi lo hanno tirato fuori dall’acqua per farsi i selfie”, sentenzia con sicurezza un utente FB. “L’hanno portato fuori dall’acqua per farsi i loro fottuti selfie. Vergognatevi!”, è il tenore di una lunga serie di commenti non proprio lusinghieri verso i ragazzi. “La povera bestia che annaspava è stata tirata a riva per il piacere di fotografarlo mentre soffriva. È maltrattamento di animali”, scrive un altro utente FB. “Bisogna identificare gli autori e perseguirli per maltrattamenti nei confronti di un animale – aggiunge qualcun altro, in un impeto giustizialista -. Ma come si può credere nella crescita dell’uomo quando esistono ancora barbari di questa risma”?
Nelle immagini di un video circolato sui social, scrive l’avvocato Alessio Cugini Borgese, “sono ritratti diversi bagnanti in riva al mare: alcuni di questi ultimi sono intenti a trascinare fuori dall’acqua quello che sembrerebbe essere un piccolo squalo. L’animale appare visibilmente sofferente, tanto da suscitare persino lo sdegno di altri bagnanti presenti, che chiedono a coloro che – sorridenti – lo avevano tirato fuori dall’acqua di rimettervelo. Ora, è chiaro che la condotta di chi ha fatto sì che il malcapitato animale fosse letteralmente strappato via dal suo habitat, sottoponendolo a sevizie del tutto inutili e divenuto per l’effetto scherno dei suoi aguzzini, viene per certo ad integrare l’ipotesi di reato di cui all’art. 544-ter c.p. (che punisce chi cagiona sevizie o lesioni a un animale, ndr). Stante la consumazione della predetta ipotesi di reato si è con la presente a richiedere l’accertamento del fatto giusta individuazione dei responsabili che hanno realizzato e postato in rete il video, sì da deferirli alla competente Procura della Repubblica”.