Rigassificatore di Piombino, FdI: schiaffo ai cittadini da governo e Pd, hanno già deciso tutto

17 Giu 2022 20:14 - di Paolo Lami

Dalla Regione Toscana a guida Pd e dal governo Draghi arriva uno schiaffo in piena faccia ai cittadini sul rigassificatore di Piombino.

Convocati a Firenze anziché a Piombino – come sarebbe stato logico – i cittadini piombinesi pensavano di avere la possibilità di dire la propria sul rigassificatore, come si usa normalmente in qualsiasi democrazia e Stato liberale. E, invece, era già stato tutto deciso passando sopra la testa dei cittadini con quell’arroganza tipica della sinistra, abituata a calpestare i diritti altrui.

 

“Come è possibile – si chiede Fratelli d’Italia – che per il terminale di Olt, valga la regola che istituisce un’area di interdizione alla navigazione di due miglia dalla nave – per garantire la sicurezza – mentre la nave di Snam sarà installata addirittura in un porto?

“La vicenda del rigassificatore di Piombino è l’emblema del governo della sinistra – dicono Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, e Diego Petrucci, consigliere regionale FdI. – Il Pd ha il brutto vizio di prendere le decisioni per gli altri, a porte chiuse e senza spostarsi dal capoluogo di Regione. Forse Eugenio Giani pensa che la nostra opposizione all’installazione del rigassificatore nel porto di Piombino, sia solo una battaglia politica di Fratelli d’Italia. Ci spiace contraddirlo, ma lo informiamo che domani tutta la città di Piombino parteciperà ad una manifestazione per dire no ad un’opera che bloccherà lo sviluppo economico di un’intera Comunità”.

Il presidente della Regione Toscana, il piddino Eugenio Giani, ha preferito tenersi alla larga da Piombino e ha convocato una riunione con la Snam a Firenze così da evitare le durissime contestazioni che si stanno profilando.

“Perché Giani non ha convocato a Piombino l’incontro con Snam e i sindaci? Ha paura dei fischi? E’ un’intera Comunità che si sta opponendo a questa scelta scellerata calata dall’alto – avvertono Torselli e Petrucci. – E il sindaco Ferrari fa sentire con forza, la voce del suo territorio. Installare un rigassificatore nel porto di Piombino, precluderebbe – per i prossimi tre anni – ogni possibilità di sviluppo economico della zona”.

”Con fatica, anche grazie all’amministrazione Ferrari, il porto sta tornando ad essere attrattivo per la cantieristica e l’itticoltura. L’installazione bloccherebbe questo importante processo – ragionano preoccupati del prossimo futuro del territorio i due esponenti di Fratelli d’Italia. – Inoltre, non dimentichiamoci che esiste un impianto rigassificatore tra Livorno e Pisa. Come è possibile che per il terminale di Olt, valga la regola che istituisce un’area di interdizione alla navigazione di due miglia dalla nave – per garantire la sicurezza -, mentre la nave di Snam sarà installata addirittura in un porto? O è sbagliata la regola per cui l’area attorno al terminale non può essere transitata, oppure c’è un totale disinteresse per la sicurezza del porto e degli abitanti di Piombino”.

“Il commissario straordinario Giani ha convocato tutte le istituzioni del territorio a Firenze. Preso atto che sarebbe stato più semplice nonché opportuno che fosse lui a venire a Piombino e magari ad ascoltare anche i cittadini, ci auguravamo che la riunione di oggi fosse un’occasione per aprire una seria discussione sull’opportunità di collocare un rigassificatore, non sulle modalità con cui l’opera sarà realizzata – dice incredulo Francesco Ferrari, sindaco di Piombino. – È evidente che la decisione era già stata presa, ancora una volta senza ascoltare la voce contraria del territorio.”.

Ferrari parla “delusione e frustrazione” vedendo “la propria comunità ignorata ancora una volta. L’abbiamo detto negli scorsi mesi e l’abbiamo ribadito oggi: Piombino è la scelta sbagliata. Un rigassificatore nel nostro porto rappresenta un pericolo per la sicurezza nonché un danno economico, sociale, ambientale e turistico per una città che sta con fatica cercando di rialzarsi da una crisi attraverso la diversificazione. Una città che è già stata penalizzata a sufficienza in nome delle esigenze del sistema Paese”.

“Ci hanno assicurato che le procedure saranno rispettate e che nessun passaggio sarà bypassato: il Comune di Piombino – avverte Ferrarivigilerà sulla regolarità del percorso mantenendo una posizione forte e coerente a tutela della città. Non diamo per scontato l’esito: le criticità sono molte e la voce del territorio deve avere un peso”.

Ci doteremo di studi tecnici, giuridici e ambientali per proteggere la città. – anticipa il sindaco di Piombino annunciando battaglia. – Abbiamo già richiesto al ministero tutti i documenti che hanno portato a scegliere Piombino e ad escludere tutti gli altri porti italiani. L’unico dato positivo, per ora, è il definitivo abbandono dell’idea di un impianto off shore ma non è certamente sufficiente a garantire che Piombino e tutto il territorio saranno in grado di andare avanti nell’opera di rilancio iniziata”.

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