Ripescaggio dell’Italia ai Mondiali: solo il ranking fa sperare gli azzurri, ma la decisione spetta alla Fifa
“Ripescaggio? Ho risposto ad una domanda ed ho detto che se venissimo ripescati, andremmo. Non ho detto che verremo ripescati. Non ci sono stati tanti ripescaggi nella storia, ho citato la Danimarca. Se venissimo ripescati lo faremmo da squadra con il miglior ranking e come campioni d’Europa”. Lo ha detto il ct Roberto Mancini alla vigilia della sfida in programma domani a Bologna fra Italia e Germania.
Il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, in un’intervista concessa in esclusiva ai microfoni di RaiSport e in merito all’ipotesi di un inserimento degli azzurri al Mondiale del Qatar aveva dichiarato: “Esiste una regola che dice che la Fifa può decidere autonomamente sul ripescaggio di una squadra – ha ricordato Mancini -. Questo è quello che ho letto, se dovesse accadere, noi avremo la squadra per andare, saremmo pronti per questo”.
Ma com’è in effetti la situazione? A gelare ogni speranza è arrivata la dichiarazione del membro Fifa italiano, Evelina Christillin. “Mancini ha detto che se ci sarà un ripescaggio per i Mondiali varrà il nostro ranking? Se qualcuno si ritira deve essere una squadra europea, allora vale il ranking. Ma se si ritira o viene squalificato un componente di qualunque altra federazione noi non c’entriamo nulla. Ma io non vedo ragioni perché questo accada, secondo me non c’è nessuna possibilità anche se non vorrei far arrabbiare il tecnico della Nazionale”.
Una dichiarazione che fa il paio con quanto già detto dal presidente della Figc Gabriele Gravina. “Possibilità di ripescaggio in caso di esclusione dell’Ecuador? Zero. L’Europa ha 13 posti disponibili e li ha occupati, se si libererà un posto in Sudamerica andrà una nazionale sudamericana. Abbiamo sentito la Fifa per darci un momento di ebbrezza, la risposta è stata assolutamente negativa”.
Qatar 2022: una flebile speranza arriva dall’Ecuador
Il posto vacante potrebbe essere quello dell’Ecuador. La denuncia della Federcalcio cilena è infatti al vaglio della Fifa. La Federazione internazionale ha annunciato di aver aperto un procedimento disciplinare per verificare la veridicità dei documenti che hanno permesso a Byron David Castillo Segura di vestire la maglia della nazionale dell’Ecuador, selezione che ha ottenuto la qualificazione al Mondiale del Qatar chiudendo al quarto posto le qualificazioni sudamericane, mentre il Cile, che ha presentato la denuncia, non si qualificato chiudendo al settimo posto. La federazione cilena ritiene che l’Ecuador avrebbe schierato Byron Castillo in modo irregolare.
Se la FIFA decidesse contro l’Ecuador, quelle partite potrebbero essere annullate consentendo al Cile di scavalcare il posto finale di qualificazione per il Qatar 2022. Il Cile è arrivato settimo nella classifica di qualificazione alla Coppa del Mondo sudamericana, sette punti dietro l’Ecuador nel quarto e ultimo posto automatico per il Qatar. Tuttavia, il Cile, nel ranking mondiale è al 28mo posto, mentre l’Italia è al sesto posto. C’è quindi una sola remotissima ipotesi: che la Fifa scelga in base al ranking mondiale. Ipotesi al limite della fantascienza, ma sembrava fantascienza anche un mondiale organizzato in Qatar e messo in calendario in pieno inverno.