Sala Umberto di Roma, la nuova stagione teatrale sarà ricca. Ecco tutti i titoli in cartellone
Pochi giorni fa, proprio sul palco della storica Sala Umberto di Roma, il direttore Alessandro Longobardi, ha annunciato: «Dopo anni di sacrifici indicibili, si riduce la precarietà del nostro vivere. Da questa settimana siamo diventati un Centro di produzione teatrale ufficialmente riconosciuto dal Mic». Grande traguardo per il direttore artistico e la sua squadra che a seguito di una stagione «intensa e resistente» appena conclusa, riaprirà il sipario a fine settembre.
Sala Umberto di Roma, la svolta dopo la pandemia
Gli ultimi due anni, post pandemia, hanno messo a dura prova il teatro ed i suoi addetti ai lavori. A rimarcarlo è lo stesso Longobardi: «Abbiamo tutti affrontato un biennio difficile. Oltre al Covid, c’è una guerra alle porte dell’Europa , La Sala Umberto ha fatto la sua parte rimanendo aperta. La stagione appena terminata, inevitabilmente, presenta una riduzione del 50% del flusso di spettatori e di fatturato». Ma «come Centro di produzione ci impegneremo a creare comunità» con grande attenzione ai giovani.
Forse salgono a 19 i titoli in cartellone
Il direttore artistico, a seguire ha presentato la nuova stagione teatrale 2022-2023. Un cartellone da 17 titoli (che potrebbero diventare 19) tra fine settembre e maggio, con tanti autori contemporanei, danza ed importanti registi da Alessandro Gassmann, Giorgio Gallione fino alla ciliegina sulla torta: la regia di Peter Stein per “Il compleanno” di Harold Pinter, protagonista Maddalena Crippa. Si parte il 27/9 con ‘Immacolata concezione’ di Vucciria Teatro, seguito dal nuovo ‘Doctor Faust’ e la ricerca dell’eterna giovinezza da Goethe, con Giampiero Ingrassia diretto da Stefano Reali.
Da Alessandro Gassmann a Mariano Rigillo
Come anticipato dall’Adnkronos è un cartellone di nomi forti quello proposto al suo pubblico dalla Sala Umberto, potendo contare su Alessandro Gassmann per la regia di ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’; il duo composto da Mariano Rigillo e Giorgio Colangeli per ‘I due Papi’ che ovviamente sono Ratzinger ancora Benedetto XVI pontefice ‘in carica’ e Bergoglio allora cardinale e non ancora Papa Francesco. E poi Peppe Barra con una inedita versione della ‘Cantata dei pastori’; o la coppia formata da Vittoria Belvedere ed Enzo Iacchetti per ‘Bloccati dalla neve’.
Sala Umberto di Roma, in scena anche Cochi e Andrea Mirò
E ancora Cochi Ponzoni per ‘Le ferite del vento’, Gioele Dix per ‘La corsa dietro il vento’ tratto dai testi di Dino Buzzati, Gianmarco Tognazzi in ‘L’onesto fantasma’ di Edoardo Erba. Molta attesa anche per l’omaggio di Andrea Mirò a Giorgio Gaber e Sandro Luporini e al loro teatro-canzone con ‘Far finta di essere sani’ in collaborazione con la fondazione Gaber. E per gli amanti dei grandi autori classici, le atmosfere russe del ‘Giardino dei ciliegi’ di Anton Cechov con Milvia Marigliano. «Siamo vivi – conclude il direttore Longobardi – e abbiamo il dovere, oltre che la necessità, di dimostrarlo».