Salvati alcuni manoscritti medievali appartenuti a Chrétien de Troyes, l’autore dei romanzi del ciclo bretone
Un gruppo di manoscritti medievali miracolosamente salvati e firmati dallo scrittore francese Chrétien de Troyes, vissuto nel XII secolo, sono entrati a far parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia (Bnf). I manoscritti, ha spiegato in un comunicato l’istituzione parigina, sono stati acquistati all’asta lo scorso aprile a Lione per 72.500 euro.
I manoscritti contengono “parti importanti” dei romanzi dell’autore conosciuto per il ciclo bretone, che furono copiati a Troyes verso la fine del XII secolo, ha precisato la Bnf. Sono fogli che contengono spezzoni delle avventure di Lancillotto e Parsifal e del ciclo di re Artù e del Santo Graal. I fogli sono legati soprattutto alle opere “Cligès”, “Yvain ou le Chevalier au lion” e “Perceval ou le Conte du Graal”.
“La storia della loro scoperta è di per sé degna di un romanzo, poiché sono stati rinvenuti tra il 1934 e il 1954 nell’ufficio di un notaio che esercitava ad Annonay, nell’Ardèche, dove venivano utilizzati come rilegature per vari fascicoli”, ha spiegato la Bnf. Nel 1933 Paul Escoffier, cugino del notaio e bibliofilo, si rese conto che si trattava di frammenti di romanzi di grande interesse storico. Il medievalista Albert Pauphilet, contattato all’epoca, autenticò i fogli come opera di Chrétien de Troyes o gli anni immediatamente successivi alla sua morte.