Salvini e il viaggio a Mosca, i russi: comprammo noi i biglietti. La Lega smentisce: un siluro contro di noi
Gelo dei vertici della Lega sul comunicato con il quale l’ambasciata russa in Italia precisa di aver pagato il volo di Matteo Salvini a Mosca previsto il 29 maggio scorso e poi annullato. Una nota, diffusa nel primo pomeriggio, probabilmente per chiarire i contorni della vicenda e smentire i rumors secondo cui il consulente del leader del Carroccio, Antonio Capuano, si sarebbe fatto dare dal figlio del capo del Gru (il servizio militare di Putin) i soldi per la trasferta in Russia.
La nota dell’ambasciata russa in Italia
L’ambasciata russa in Italia rende noto di aver “assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei” per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio. A Mosca “erano pronti a incontrare il rappresentante italiano al livello appropriato“.
“Abbiamo curato l’acquisto dei biglietti”
“Come sapete – afferma l’Ambasciata russa in Italia in una nota – il viaggio di Matteo Salvini era programmato per il 29 maggio. A Mosca, come abbiamo comunicato in precedenza, erano pronti a incontrare il rappresentante italiano al livello appropriato. Poiché, a causa delle sanzioni dell’UE, sono stati sospesi i voli diretti sulla rotta Roma-Mosca, si è reso necessario per la delegazione italiana l’acquisto di biglietti aerei per un volo Aeroflot da Istanbul a Mosca. A causa delle sanzioni in vigore nei confronti di questa compagnia aerea, è difficoltoso acquistare i biglietti per i suoi voli dal territorio dell’Unione Europea”.
“Ci è stato restituito l’equivalente della cifra spesa”
“L’Ambasciata – si aggiunge – ha assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei di cui avevano bisogno in rubli tramite un’agenzia di viaggi russa. In quanto il viaggio di Matteo Salvini a Mosca non è avvenuto per motivi ben noti, alla fine ci è stato restituito l’equivalente della cifra spesa per l’acquisto dei biglietti aerei in euro (con rispettivi documenti comprovanti)“.
“Non vediamo nulla di illegale in tutte queste azioni. Quanto alle speculazioni sui nomi di specifici dipendenti dell’Ambasciata, le riteniamo assolutamente inadeguate”, conclude la nota.
Imbarazzo della Lega
La precisazione della diplomazia russa, secondo l’agenzia Adnkronos, viene accolta con imbarazzo dalle parti di via Bellerio. Nessun commento ufficiale, dunque, dai big del partito ma fonti qualificate della Lega sottolineano che la reazione di Mosca non coglie di sorpresa più di tanto, anzi, era quasi prevedibile. Tradotto: di fronte ai continui cambi di linea di Salvini sul conflitto in Ucraina i russi non potevano non puntualizzare e farsi sentire.
Salvini dà mandato: querelare chi fa illazioni
Colpisce, invece, riferiscono le stesse fonti, la tempistica della nota dell’ambasciata della Federazione russa Roma, alla vigilia delle amministrative e, soprattutto, del voto sui referendum sulla giustizia, fortemente voluti proprio dal segretario del Carroccio. La lega precisa inoltre che le spese del viaggio erano a carico del partito e che non esistono rapporti economici con Mosca. Salvini ha inoltre dato mandato ai suoi legali di querelare chi fa illazioni o insinuazioni sul suo fallito viaggio in Russia.