Ucraina, approvata la risoluzione di FdI. Meloni: «Colmiamo le lacune della maggioranza»
Dopo aver incassato il parere negativo del governo sulla propria risoluzione al Senato in vista del Consiglio europeo, FdI ha ottenuto il risultato alla Camera non solo di far cambiare parere all’esecutivo, ma anche di far approvare il testo. Una svolta arrivata dopo l’intervento in Aula della leader del partito, Giorgia Meloni, che, riuscendo a farne mutare gli intendimenti, ha consegnato al governo un mandato finalmente chiaro sulla politica estera, che non si ravvisa in maniera altrettanto puntuale nella risoluzione di maggioranza.
La risoluzione di FdI approvata alla Camera
Il testo di FdI si compone di soli quattro punti, tutti però con un’impronta fortemente operativa. Al primo punto si impegna il governo «a promuovere l’istituzione di un apposito Fondo, alimentato con risorse europee e delle nazioni alleate, volto a compensare i danni economici subiti dai singoli Stati conseguenti la crisi degli approvvigionamenti in atto». Il secondo punto impegna l’esecutivo a sollecitare «la necessità di fissare un tetto al prezzo dei prodotti energetici» nell’Ue e di «istituire una centrale unica europea per l’acquisto del gas». Il terzo è sulla «piena applicazione delle premesse e degli impegni» delle risoluzioni di Camera e Senato sul «sostegno alla resistenza del popolo ucraino al fine di ottenere al più presto una pace giusta». Vale a dire, sì all’invio di armi. Infine, un impegno per «un piano straordinario dell’Ue per l’autosufficienza alimentare del continente europeo».
Meloni: «FdI colma le lacune della maggioranza»
La risoluzione ha ottenuto 47 voti a favore (oltre a quelli di FdI anche quelli di Coraggio Italia e Noi con l’Italia), 22 contrari e 388 astensioni. Un successo politico pieno per l’unico partito d’opposizione, grazie al quale, come sottolineato dalla stessa Meloni, «l’Italia si presenterà al Consiglio europeo con una linea chiara di politica internazionale: pieno sostegno all’Ucraina nel quadro delle alleanze occidentali di cui fa parte la nostra Nazione e un impegno preciso per istituire un fondo di compensazione per gli Stati più colpiti economicamente dalle sanzioni». «La risoluzione di FdI – ha quindi sottolineato la leader del partito – ha colmato le lacune del debole testo elaborato dalla maggioranza, nel tentativo di mettere insieme le contrastanti posizioni dei partiti di governo».
Lollobrigida: «Proposte serie per rendere l’Italia protagonista in Ue»
Il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, ha poi chiarito che «un indirizzo limpido e inequivocabile all’azione del governo italiano nello scacchiere geopolitico internazionale alla fine non lo dà la risoluzione di maggioranza, ma quella di FdI approvata dall’Aula della Camera». «Quattro semplici, ma precisi impegni che vincolano il presidente del Consiglio Draghi ad andare a Bruxelles con delle proposte serie e di buonsenso, a testa alta, come da sempre chiesto dal presidente Giorgia Meloni e da FdI, per far sì che la nostra Nazione in questo momento così complesso e drammatico possa giocare un ruolo da protagonista in Europa avendo come pietra angolare l’interesse dei cittadini italiani», ha concluso Lollobrigida, ringraziando i «colleghi di Coraggio Italia e Noi con l’Italia, in particolare a Marco Marin e Maurizio Lupi» per l’appoggio alla risoluzione.