Vaiolo delle scimmie: l’Ue lancia l’appello sui rischi alla comunità Msm e acquista 110mila vaccini

14 Giu 2022 13:49 - di Guido Liberati
Msm, vaiolo delle scimmie

Ora che, in estate, “ci saranno più raduni di massa anche per le comunità Msm (Men who have Sex with other Men, uomini che fanno sesso con altri uomini, ndr), piuttosto che cancellarli dovrebbero essere visti come un’opportunità per aumentare la consapevolezza sui rischi e sui sintomi”. Lo dice la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon, in videoaudizione alla commissione Envi del Parlamento Europeo. Fino a ieri nell’Ue si sono registrati “901 casi confermati di vaiolo delle scimmie”,  ha proseguito la Ammon.

La categoria Msm: maschi che fanno sesso con altri maschi

I Paesi che hanno il maggior numero di casi nell’Ue, continua Ammon, sono “Spagna, Portogallo e Germania” e il Regno Unito fuori dall’Ue. I casi sono finora concentrati nella categoria che viene definita Msm e cioè “giovani maschi che identificano se stessi come uomini che hanno rapporti con altri uomini”, anche se, ricorda, “la trasmissione del virus non è legata all’orientamento sessuale. Finora non ci sono stati morti”, conclude. Il timore è che, come avvenne per l’Aids, la malattia venga identificata “erroneamente” come “malattia dei gay”.

Il vaiolo delle scimmie, ricorda, “non si diffonde facilmente da persona a persona”. Il contagio “avviene tramite un contratto stretto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee di una persona infetta oppure il droplet respiratorio con un contatto viso a viso prolungato e stretto”.

Come avviene il contagio del vaiolo delle scimmie

“Nell’epidemia in corso – continua Ammon – la localizzazione dei casi suggerisce che la trasmissione avvenga tramite contatto sessuale”. L’espansione fuori dai Paesi in cui il virus è endemico “è iniziato il 7 maggio, con una persona nel Regno Unito che proveniva dalla Nigeria. Non è insolito, era già capitato negli anni passati”.

“Ma dal 18 maggio – aggiunge Ammon – in poi più Paesi dell’Ue e del See hanno riportato altri casi confermati o sospetti. Ora il focus è su una rapida diagnosi che consenta l’isolamento e il tracciamento dei contatti dei casi di vaiolo delle scimmie. Per farlo, bisogna fare alcune cose”.

“Prima di tutto, serve una forte comunicazione del rischio e un’interazione con le comunità Msm (Men who have Sex with Men, ndr) e anche con il pubblico in generale – aggiunge Ammon – i messaggi devono essere un po’ diversi”. Oggi la probabilità che il vaiolo delle scimmie si diffonde tra gli uomini che fanno sesso con altri uomini “è considerata elevata nell’Ue e nel See. Tuttavia, va notato che la probabilità di una diffusione alla popolazione generale è bassa. E la maggioranza dei casi ha presentato sintomi lievi”. Per Ammon, infine, “è essenziale aumentare la consapevolezza nel personale sanitario, specie per i medici di base, i dermatologi e le cliniche specializzate nelle malattie a trasmissione sessuale”.

La Commissaria europea ha comprato 110mila vaccini

Oggi “firmerò un accordo per firmare circa 110mila vaccini per il vaiolo delle scimmie, per poterli consegnare agli Stati membri a partire dalla fine di giugno”. Lo dice la commissaria europea per la Salute Stella Kyriakides, a margine del Consiglio Salute a Lussemburgo, senza aggiungere altri dettagli.

“Abbiamo ora circa 900 casi di vaiolo delle scimmie nell’Ue – continua – e circa 1.400 nel mondo. E’ la prima volta che usiamo fondi Ue per comprare vaccini che possiamo poi distribuire agli Stati membri. Questo mostra quello che possiamo fare quando lavoriamo insieme”, conclude.

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