Veneto, nei sondaggi FdI a un passo dalla Lega. Meloni potrebbe rivendicare l’eredità di Zaia
La questione la solleva Il Gazzettino, e riguarda il destino del Veneto. Roccaforte leghista dove però Fratelli d’Italia potrebbe arrivare al 22%, cioè lo stesso risultato della Lega. Qualcuno nella Lega, scrive malizioso Il Gazzettino, potrebbe tifare nascostamente per la sconfitta a Verona di Federico Sboarina. Che ha di recente aderito al partito di Giorgia Meloni. Anzi, qualcuno sussurra che il Carroccio stia suggerendo il voto disgiunto: preferenza alla Lega e croce sul nome di Flavio Tosi invece che su quello di Sboarina.
“Non sono considerazioni peregrine – aggiunge il quotidiano – dal momento che le elezioni amministrative di domenica 12 giugno 2022 avranno riflessi sui rapporti futuri all’interno del centrodestra. Con la prospettiva finale del 2025: quando Luca Zaia terminerà il suo ultimo mandato da governatore del Veneto, nulla toglie che a rivendicare la poltrona di Palazzo Balbi siano i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, tanto più se saranno confermati i risultati previsti in Veneto alle Politiche del 2023, con gli alleati – leghisti e Fratelli – praticamente appaiati”.
Sta avvenendo nel centrodestra qualcosa di importante. E cioè che al Nord la supremazia leghista viene messa in discussione dagli elettori. Perché dunque Giorgia Meloni non dovrebbe reclamare la presidenza di una regione del Nord?
“Appunto – prosegue Il Gazzettino – quale? La risposta è: il Veneto. Per due motivi. Il primo è che la Lombardia andrà al voto l’anno prossimo, quindi prima che si possano fare analisi post Politiche. E infatti Matteo Salvini ha già ricandidato Attilio Fontana: «È il nostro candidato», ha detto il Capitano. Il secondo motivo è che raramente si stoppano gli amministratori che possono ricandidarsi e, oltre a Fontana, c’è anche il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che può fare un secondo mandato, peraltro pure lui nel 2023. L’unico a fine corsa è Luca Zaia”.
Infatti dal 2015 in Veneto è scattatala norma che stabilisce che oltre due mandati consecutivi il presidente di regione non può andare. Ma davvero FdI ha delle mire sul Veneto. Il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, il senatore Luca De Carlo, risponde così. «È evidente – ha detto al Gazzettino – che Fdi e Lega sono due solidi pilastri del centrodestra e quello che emerge dai sondaggi è che i veneti vogliono un governo di centrodestra. A noi il compito di tenere unita l’alleanza».
Però aggiunge: «È chiaro che a una crescita di Fratelli d’Italia dovrà corrispondere una valida rappresentatività. Ma
l’obiettivo oggi è vincere le elezioni comunali di Padova, Belluno, Verona, quindi poi vincere le Politiche».