Vietato introdurre cibo negli stabilimenti, a Napoli scattano le perquisizioni delle borse frigo

7 Giu 2022 15:37 - di Marta Lima

“Intollerabile” vietare l’ingresso in spiaggia di bottiglie d’acqua e altrettanto “intollerabile” la “perquisizione” delle borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso negli stabilimenti balneari di panini o pasti preparati a casa e portati in spiaggia. Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, località dei Campi Flegrei tra le più frequentate dai napoletani di città e provincia nei mesi estivi, si scaglia contro il comportamento di alcuni gestori di stabilimenti balneari.

La rivolta dei sindaci contro il divieto di introdurre cibo sugli stabilimenti

“A Bacoli – scrive Della Ragione in un post su Facebook – questi scempi devono finire. Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità, e che danno il segnale di una convinzione errata. Sia chiaro: chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone, non è proprietario di nulla, non è il padrone di nulla. E il concessionario di un bene demaniale, gestisce un patrimonio pubblico per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti”.

Della Ragione sottolinea di avere “profondo rispetto per quegli imprenditori che, con passione e nel rispetto delle regole, investono sui beni demaniali. Per chi li valorizza. Ho rispetto per chi paga le tasse. Ho rispetto per chi garantisce contratti regolari ai lavoratori. Ho rispetto per chi assicura la tutela dei più basilari diritti dei bagnanti. Per loro, e ne conosco tanti, tutta la mia stima. Poi – aggiunge il sindaco di Bacoli – esiste chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi, chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario, tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua con tanto di perquisizioni all’ingresso. E paradossale. Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita a Bacoli. Dovete togliere il disturbo. Siete la rovina della nostra terra. E non ci interessano i vostri piaceri. Non ci interessano i vostri voti”.

Della Ragione conclude annunciando l’invio di “lettere di diffida affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili. I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore. E finita l’epoca dei prenditori, nel nostro paese. E finita un’epoca nefasta. Basta”.

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