A picco il consenso per Draghi: dopo un anno e mezzo di governo “dei migliori” perde 12 punti
Il consenso cala, anche per il “governo dei migliori”, alle prese con una crisi della maggioranza destinata a divampare in settimana, con la crisi economica dovuta alla guerra e con le emergenze ambientali di tutti i tipi. Ne risente anche Mario Draghi, secondo i sondaggisti più autorevoli. «Dopo un anno e mezzo di governo, Mario Draghi, insieme a Sergio Mattarella, precede tutti gli altri detentori di ruoli politici nella classifica della fiducia. Ovviamente l’incarico istituzionale aiuta. Certo, quando ha varato il governo, Draghi aveva un indice di fiducia superiore al 60%, e ora viaggia intorno al 48%». La sentenza è di Alessandra Ghisleri, fondatrice di Euromedia Research, sondaggista autorevole ed equilibrata, che non a caso a Libero evita di parlare di crolli ma sottolinea anche il dato positivo per il governo dei tecnici.
Draghi e le ansie degli italiani
«Alla politica gli italiani chiedono di essere aiutati a superare le loro difficoltà, che in questa fase sono principalmente economiche. L’inflazione è alta e gli elettori sono consapevoli che il loro potere d’acquisto è sceso di molto, e allora lo stipendio torna a essere un tema importante», ricorda a Libero la Ghisleri, secondo cui gli italiani, tra il 60 e il 63%, si dichiarano pessimisti di fronte al futuro a breve, a ciò che li attende in autunno. Ecco perché anche la fiducia nella classe dirigente cala anche se, ricorda la Ghisleri, anche per Draghi “la fiducia di un italiano su due è un dato molto alto”. «La fiducia nei confronti del governo nel suo complesso viaggia parallelamente a quella di Draghi, ma 10 punti percentuali più sotto, intorno al 40%: un dato buono, proprio perché siamo in un periodo così complicato. Nell’aprile del 2022 ha toccato anche punte del 50%, mentre Draghi stava al 55%. Pesano, come è inevitabile, le posizioni degli elettori dei partiti meno legati alla figura di Draghi».
L’opposizione di Fratelli d’Italia non giova al governo
Pesa, sulla popolarità di Draghi e del suo governo, la forte opposizione di Fratelli d’Italia. «Non essendo al governo, la percentuale di elettori di Fdi che si fida del presidente del consiglio è minoritaria: tra loro l’indice di fiducia per Draghi è pari al 35%. Lo stesso, però, avviene tra gli elettori del Movimento Cinque Stelle, dove solo un elettore su tre dà fiducia a Draghi. Prima, quando Draghi stava in Europa ed era una figura super partes, anche tra loro riscuoteva un’alta approvazione. Ma quando è arrivato alla guida del Paese al posto di Giuseppe Conte, rappresentante del M5S, la situazione si è complicata». E la Lega? «Tra loro l’indice di fiducia nei confronti di Draghi è pari al 40%. Non a caso, M5S e Lega sono i due partiti che più sentono le fibrillazioni causate dallo stare al governo, e si chiedono se convenga restarci o no. Nel Pd, invece, l’indice di fiducia nei confronti di Draghi è pari all’85%. Negli elettori di Forza Italia è intorno al 55%-58%».