Architetti e urbanisti a confronto alla rassegna di Fdi “Piazza Italia”. Rampelli: “La periferia, cuore della città”
Riflettori sulla rigenerazione urbana e focus sulla periferia. Architetti e archistar. Docenti universitari e urbanisti. Imprenditori e politici: tutti a confronto sulla Città Sana, il Tavolo di ascolto organizzato da Fdi Roma nell’ambito dell’evento Piazza Italia, nella sede dell’Enpam di Piazza Vittorio Emanuele II. «Si è trattato di un incontro – ha spiegato il coordinatore Massimo Milani – di un’importanza esemplare. Siamo riusciti a unire il fior fiore del pensiero italiano e internazionale attorno a un principio sul quale ognuno di noi ha posizioni diverse: come ricostruire una città, al centro della quale ci sia l’essere umano. Con le sue relazioni e le sue esigenze: famiglia, lavoro, mobilità, socialità».
Rigenerazione urbana: architetti e urbanisti a confronto alla rassegna di Fdi “Piazza Italia”
«Argomento centrale – ha sottolineato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli – l’idea di città dopo la pandemia. Il rifiuto delle smart cities funzionali soltanto alla distruzione dell’appartenenza comunitaria e alla finanza. Un’idea che nelle città ha trovato con il mercato immobiliare nuovi strumenti di speculazione, la constatazione del limite dei processi di rigenerazione urbana sempre concentrati nei centri storici e nelle aree di pregio, escludendo comunque le periferie da processi di rinnovamento. Ma ciò che è emerso in tutta la sua costanza storica è la necessità del bello. Di costruire il bello perché fa bene a chi ci abita. L’aspetto interessante è che pur partendo spesso da posizioni culturali diverse – c’erano anche esponenti della corrente del new urbanism. Ed esponenti culturalmente più appartenenti all’area della sinistra – abbiamo tutti concordato sul fallimento dell’urbanistica».
Rampelli, dal fallimento dell’urbanistica all’idea di «periferia come cuore della città»
«Anzi – incalza Rampelli nel suo intervento sulla rigenerazione urbana – sulla morte dell’urbanistica anche a causa del Titolo Quinto della Costituzione che ha demandato alle Regioni questa disciplina fondamentale. E mi trovo particolarmente d’accordo con chi ha sottolineato la necessità di ripartire dalle periferie. Perché queste sono, almeno a Roma, fonte di energia vitale, che purtroppo il centro storico non ha più. Il nuovo governo che verrà, quello che si insedierà con le nuove elezioni, dovrà avere un ministero delle Città o delle aree urbane. Realtà sistematicamente ignorate dall’agenda politica attuale, benché siano il luogo dove vive oltre il 50% della popolazione italiana».
I relatori al tavolo sulla periferia nei processi di rinnovamento urbanistico
Un punto di partenza innovativo e avanguardistico, su cui si sono ritrovati a dibattere personalità di settore illustri come il Professor Franco Purini, il Professor Paolo Desideri, il noto urbanista del Principe Carlo d’Inghilterra Leon Krier, e il Professor Orazio Campo. Non solo: al tavolo di ascolto hanno partecipato anche Benedetta Bonifati (vice presidente dell’Ance), l’Architetto Giuseppe Pezzotti, gli architetti Andreas Duany e Dhiru Thadani della corrente del New Urbanism. Accanto al Professor Gabriele Tagliaventi, al Professor Livio De Santoli, all’architetto Armando Balducci, all’ingegnere Paolo Buzzetti. Fino al presidente del V municipio Mauro Caliste e al presidente del VI municipio Nicola Franco. Infine, è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in aula Giulio Cesare, Giovanni Quarzo.