Bimbi al comizio di Conte, la maestra querela. Il legale: «Fatti travisati. Ci sarà risposta all’interpellanza di Iv»

8 Lug 2022 8:29 - di Redazione
comizio conte

«I fatti si sono svolti con modalità molto diverse rispetto a quanto raccontato finora. La maestra, candidata alle ultime elezioni, ha dato mandato al mio studio legale per sporgere querela». A spiegarlo è stato Roberto Morra, avvocato ed ex sindaco del Movimento 5 stelle di Canosa di Puglia, sulla presunta vicenda della scolaresca portata al comizio di Conte all’ultimo giorno di scuola, il 9 giugno, sulla quale Italia Viva ha presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione.

L’avvocato: «Bambini al comizio di Conte? I fatti sono diversi»

«Innanzitutto, era candidata una maestra di scuola dell’infanzia mentre quella mattina i bambini presenti erano di una classe di scuola primaria, stesso istituto ma ordine diverso», ha spiegato Morra all’Adnkronos. «Inoltre – ha aggiunto – da anni a Canosa c’è la consuetudine per i bambini di concludere l’anno scolastico prendendo un gelato in piazza. Ci sono poi altri fatti che sono stati travisati per un attacco politico e questo non è bello per le persone, come le maestre, che non sono abituate a stare al centro dell’attenzione e a ritrovarsi attaccate e insultate nei commenti alle notizie». «Quel giorno – ha spiegato ancora l’avvocato – pioveva e io e Conte eravamo sul palco sotto l’acqua. I bambini, che erano dieci o forse quindici, quindi non una scolaresca intera, hanno trovato riparo nella cassa armonica che si trovava dietro al palco del comizio. Inoltre non c’è stato nessun lancio di palloncini».

La querela della maestra e l’attesa per la risposta all’interpellanza di Iv

Alla fine del comizio, ha ricostruito ancora l’avvocato, «Conte ha salutato i bambini che erano nella cassa armonica e qualcuno si è avvicinato». «Queste le modalità con cui si sono svolti i fatti. Adesso stiamo provvedendo alla querela», ha concluso Morra, il quale per quanto riguarda l’interpellanza con prima firmataria la deputata Maria Elena Boschi ha aggiunto che «mi risulta che il Ministero abbia chiesto informazioni all’istituto scolastico e che queste siano state fornite, quindi ci sarà la risposta all’interpellanza».

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