Bill Emmott ci prova: «FdI ha legami con gruppi violenti». La Meloni: «Bassezze irraggiungibili»
«Continuano le menzogne e gli attacchi della stampa di sinistra contro Fratelli d’Italia. Ogni giorno questa gente riesce a toccare un nuovo livello di bassezza che credevamo irraggiungibile. Oggi su La Stampa si legge che FdI fa paura per la sua “complicità con la violenza” politica. Accusa gravissima, ma buttata lì ovviamente senza uno straccio di esempio per sostenere questa tesi infame. L’irresponsabilità della stampa di sinistra, intenzionata a trasformare la campagna elettorale in una lotta nel fango, è la conferma della pochezza delle argomentazioni serie a disposizione dei nostri avversari politici». È quanto scrive Giorgia Meloni in un post sulla propria pagina Facebook, in riferimento all’articolo di Bill Emmott, gia direttore dell’Economist, diventato noto in Italia per la famosa copertina dedicata anni fa a Silvio Berlusconi sotto il titolo Unfit to lead Italy (inadatto a governare l’Italia).
Bill Emmott definì unfit (inadatto) Berlusconi
Proprio da quell’intemerata Bill Emmott è partito per il suo attacco alla leader di FdI. Un attacco insensato con annessa accusa di contiguità con «gruppi di estrema destra che usano e abbracciano la violenza in nome delle politiche conservatrici, in particolare contro i migranti». Chi, dove, quando? Boh.. Ma tant’è: a Bill Emmott frega assai poco fornire una pezza d’appoggio al proprio delirio. In compenso, chiede alla Meloni di «sconfessare e condannare questi gruppi».
L’articolo pubblicato su La Stampa
Lo farebbe senz’altro se solo ne conoscesse l’esistenza. Anzi, cogliamo l’occasione per chiedere a Bill Emmott di illuminarci in merito. Già, il bello di questa gente è che colpisce alla cieca: ndò cojo cojo, direbbero a Roma. Del resto, mica rischia il contropelo da parte di qualcuno? Non sia mai. Contro il centrodestra e i suoi leader c’è una sorta di licenza di uccidere. Solo mediaticamente, per fortuna (poi si vedrà). Meglio ancora se, come nel caso della Meloni, il killer viene da fuori: sembra tutto più serio. E anche più internazionale.