Bologna, ai domiciliari bosniaco accusato di terrorismo: ha raccolto denaro per le cellule jihadiste
È finito agli arresti domiciliari un bosniaco cinquantaduenne residente a Bologna accusato di terrorismo dopo che i carabinieri del Ros, il Raggruppamento Operativo Speciale del Carabinieri, coordinati dal Dipartimento Antiterrorismo della Procura di Bologna hanno scoperto che aveva trasferito oltre cinquantamila euro ad esponenti di cellule terroristiche, soldi destinati “alla definizione di condotte con finalità di terrorismo” e che era legato ad un imam reclutatore di combattenti islamici.
L‘indagine del Ros che oggi ha portato all’arresto del bosniaco a Bologna inizia nei primi mesi del 2020, nell’ambito del costante monitoraggio che il Ros compie da anni sui circuiti radicali di matrice jihadista, anche di quelli riconducibili all’area balcanica occidentale che si caratterizza per il rinnovato attivismo espresso dalla sua diaspora in Europa.
In questo ambito, quindi, i Ros hanno individuato il bosniaco, regolare sul territorio italiano, artigiano e titolare di un’impresa individuale operativa nel settore edile, “caratterizzato da un profilo ideologico-confessionale aderente ad una visione radicale ed estremista dell’Islam”.