Ci mancava solo il ritorno del virus del Nilo: primi casi in Veneto e in Emilia. Massima allerta

16 Lug 2022 13:00 - di Redazione
virus del Nilo

Sarà forse l’effetto del clima tropicale, ma  il virus del Nilo occidentale – o West Nile – è tornato anche in Italia. Il 13 luglio l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha annunciato il primo caso dell’anno. Il contagio è avvenuto in provincia di Padova e si è manifestato, spiega il bollettino dell’Istituto, “nella forma neuro-invasiva”. L’infezione colpisce il sistema nervoso solo nelle persone più fragili e debilitate. In buona parte dei casi l’infezione passa senza sintomi. Il giornale Il Mattino di Padova informa  anche di un secondo caso, asintomatico all’ospedale di Baggiovara, a Modena: si tratta di un 75enne con sintomi neurologici. La sua prognosi è riservata, ma l’uomo risponde alle terapie, fanno sapere i medici del reparto di neurologia. Non è chiaro se si tratti della stessa persona contagiata a Padova citata dal bollettino dell’Iss. L’attenzione del Ministero della Salute è altissima.

Il Virus del Nilo rialza la testa

Tra le varie “piaghe” che ci stanno affliggendo- crisi economica, inflazione, bollette stellari, caldo anomalo, guerra, benzina alle stelle, covid – il ritorno del virus del Nilo non è esattamente una buona nuova. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie – ricostruisce Repubblica–  ha trovato una presenza del virus diffusa fra le zanzare catturate a campione e analizzate: il suo bollettino parla di “elevato tasso di positività nelle zanzare catturate in tutta l’area della Pianura Padana”. Il monitoraggio coinvolge, oltre alle zanzare, cavalli e uccelli. Campioni di insetti o uccelli positivi sono stati trovati in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna. Il virus del Nilo occidentale è apparso in Italia nel 2008, ha avuto un picco di casi nel 2018, poi è tornato a circolare in modo blando. Quest’anno l’infezione sembra aver rialzato la testa. La puntura di questi insetti è il canale principale di diffusione del virus, che non si trasmette da uomo a uomo. Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Si invita quindi la popolazione a proteggersi dalle punture delle zanzare.

Virus del Nilo anche in Grecia e Germania. Tensione alta

Fuori dall’Italia il cirus del Nilo ha colpito  in Grecia, come riporta lo European Centre for Disease Control (Ecdc). Focolai fra gli animali sono comparsi anche in Germania. In Italia si fa strada l’ipotesi che sia stato il caldo anomalo ad avere facilitato il ritorno del virus. Ma dalla nostra abbiamo, in questo caso, l’aiuto della siccità: le zanzare infatti hanno bisogno di acqua stagnante per depositare le loro uova e riprodursi. La siccità, che colpisce duro proprio in Pianura Padana, sta limitando e con tutta probabilità limiterà il numero complessivo di questi insetti.

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