Ci risiamo, D’Alema di nuovo “testimonial” della Cina. Meloni: «I modelli della sinistra italiana…»

13 Lug 2022 19:09 - di Sveva Ferri
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Massimo D’Alema torna a lodare le “grandi conquiste” della Cina in campo sociale e culturale e subito diventa testimonial del regime di Pechino. «”La Cina contribuisce all’ordine mondiale e il suo sviluppo offre una prospettiva alle nuove generazioni”. Così Massimo d’Alema in una recente intervista a Cmg. Ascoltala», si legge sul profilo Twitter dell’ambasciata di Pechino, che rilancia un passaggio dell’intervista. Si tratta di un déjà vu, visto che grosso modo un anno fa l’ex presidente del Consiglio aveva rilasciato un’intervista simile a New China Tv, anche in quel caso prontamente rilanciata dal circuito social della diplomazia cinese. 

D’Alema si prodiga in lodi per la Cina

D’Alema si è prodigato, come fece già un anno fa, nello spiegare quanto la Cina sia riuscita a portare fuori dalla povertà milioni di persone, aggiungendo quanto dovrebbe essere presa a modello «soprattutto dai Paesi in via di Sviluppo»; quanto «trainante» si stato «il salto tecnologico in avanti», grazie agli ingenti investimenti sulla ricerca scientifica; quanto la Cina «non è più solo la fabbrica del mondo, ma un Paese che in molti settori ha una posizione di avanguardia, grazie a uno straordinario processo di innovazione» e agli investimenti anche nell’istruzione, che hanno consentito a sue diverse università di entrare nel rating delle migliori al mondo. Insomma, praticamente un entusiastico spottone.

Meloni: «Solo la sinistra italiana può ammirare “modelli” del genere»

«Massimo D’Alema esalta il modello di società cinese. Uno Stato autoritario che calpesta i diritti umani e perseguita i dissidenti. Un Paese che invece di fornire spiegazioni sulle possibili origini del Covid a Wuhan ha accusato l’Italia di esserne responsabile. Solo la sinistra italiana e i 5 stelle possono ammirare “modelli” del genere…», ha commentato Giorgia Meloni, rilanciando il post dell’ambasciata cinese.

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