Covid, Speranza è allarmista ma i suoi sottosegretari lo smentiscono. A chi dobbiamo credere?
Gli italiani ormai ci sono abituati. Ad ogni ondata di Covid ci sono due certezze ineludibili. La prima è che il ministero della Sanità non sa mai dire una parola chiara e la seconda è che la nuova variante individuata è contagiosa rispetto a quella precedente “almeno dieci volte di più”.
Tutto ciò non contribuisce certo a fare prendere con serietà la faccenda. A sentire il ministro della Salute Roberto Speranza questa ondata estiva crea ancora emergenza. L’emergenza Covid “è ancora un problema con cui fare i conti” afferma. Anche se “oggi siamo molto più forti, abbiamo gli antivirali, i monoclonali, il 90% della popolazione sopra i 12 anni vaccinata con due dosi. Siamo nella condizione di affrontare il futuro con più serenità. Il mio appello è ai fragili, invitandoli a fare subito il richiamo del vaccino, e poi a tutti di usare la mascherina in tutte le situazioni dove ci sono assembramenti o c’è il rischio di contagio”.
Poi è lo stesso ministro a riconoscere che “Francia e Germania sono molto sopra i 100mila casi al giorno, noi siamo in una fase di ripresa dei contagi che crescono, anche se la percentuale di ricaduta sui nostri presidi sanitari è più limitata rispetto al passato, ci sarà comunque una ricaduta con cui dover fare i conti”. Quindi parliamo di una emergenza che non è emergenza o comunque è limitata rispetto ad altri Paesi. Ma Speranza poi torna ancora sui suoi passi: “Il Covid è ancora una sfida aperta, la partita non è archiviata: ce lo dicono i numeri di questi giorni”. Emergenza sì allora, ma anche no.
Tranquillizzante anche il sottosegretario Andrea Costa. Un nuovo lockdown anti-Covid a settembre è escluso, dice. E poi: i numeri del Covid sono gestibili. Quindi, non ci sono restrizioni in arrivo.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sottosegretario Pierapaolo Sileri: “Non stiamo pensando a rendere obbligatoria la quarta dose di vaccino anti Covid ma sicuramente va estesa ad altre categorie”. E finalmente fa una previsione : la discesa della curva di questa ondata pandemica “comincerà tra un paio di settimane. “Il famoso plateau ci sarà a metà luglio, poi cominceranno a calare i casi”.