Covid, superati i centomila casi. Lopalco: «Gestire in reparti ordinari positivi ricoverati per altro»
Sono 132.274 nuovi casi di Covid e 94 i morti nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dai dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. Sono 464.732 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, che fanno salire il tasso positività al 28,5% (ieri era al al 27,9%). In aumento i ricoveri con sintomi (+355 da ieri per un totale di 8.003) e le persone in terapia intensiva (+20 da ieri per un totale di 323). In Francia proprio oggi hanno superato i duecentomila casi.
Lopalco: «Molti ricoveri sono causati da altre patologie»
«Sicuramente stanno aumentando i casi Covid. E aumenteranno, in proporzione, i ricoveri. Molti di questi ricoveri, anche se non sappiamo quanti, sono causati da altre patologie», lo ha spiegato all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco. «Pazienti che occasionalmente si trovano ad essere positivi all’ingresso in ospedale. E’ bene trovare con urgenza modalità per gestire questi ricoveri nei reparti ordinari, per non creare ulteriori disagi negli ospedali già sotto pressione fra Covid e ondate di calore».
Covid, corsa agli antinfiammatori
«Con l’aumento dei casi Covid, che cresca la richiesta, e il possibile “accaparramento”, di farmaci utilizzati con efficacia contro i sintomi dell’infezione, come gli antinfiammatori, è un fenomeno comprensibile. In pandemia, anche per altri medicinali abbiamo assistito a fenomeni simili, anche non giustificati dall’efficacia». A dirlo all’Adnkronos Salute è Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in merito alla segnalazione di una carenza di alcuni farmaci a base di ibuprofene, legata a un maggiore consumo di questi prodotti. «Personalmente non ho avuto riscontri di carenza, ma gli elementi perché si verifichi ci sono», sottolinea Scotti.
Covid, appello a vigiliare
Anche perché, evidenzia, «in questa fase l’epidemia tende a riguardare persone più giovani e farmaci come l’ibuprofene possono essere utilizzati anche in età giovanissime». Per quanto riguarda l’accaparramento, invece, «il problema è più complesso. Si tratta di farmaci che, in dosi terapeutiche, vanno prescritti e distribuiti con ricetta. Ma anche nelle formulazioni che non prevedono prescrizione, in generale, come tutti i farmaci, soprattutto in patologie complesse come il Covid, dovrebbero essere consigliati dal medico curante – precisa Scotti – Quindi il mio appello a medici e farmacisti è di vigilare perché i pazienti siano sempre informati sulla gestione corretta del farmaco».