Di Maio a caccia di applausi nella sua Pomigliano: “Chi fa cadere il governo non sa cosa rischia”
Luigi Di Maio ha puntato sul bagno di folla nella sua Pomigliano d’Arco, dopo la traumatica scissione dal M5S. Un’operazione simpatia nel suo feudo, dopo le accuse di tradimento che lo hanno fatto precipitare nei sondaggi nazionali. L’occasione è stata fornita dal convegno nell’aula consiliare del comune napoletano. Titolo: “La guerra in Ucraina, il ruolo dell’Europa, la situazione internazionale”. Ospite d’onore, neanche a dirlo, il pupillo di casa, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Tanti gli applausi e alla fine dell’evento molte anche le persone che hanno avvicinato il fondatore di Insieme per il Futuro per incoraggiarlo ad andare avanti nel suo nuovo percorso politico. Inutle dire che, a Pomigliano d’Arco, dopo la scissione tutto il gruppo consiliare grillino è diventato di colpo “dimaiano”.
“Io non ho rotto con il Movimento 5 Stelle per un per tema qualsiasi ma quando si è cominciato a dire che l’Italia non doveva rispettare le sue alleanze, che non doveva stare in alleanza storiche. Io mi prendo la responsabilità di mantenere la mia posizione, non solo come ministro degli Esteri, ma come cittadino italiano: le alleanze storiche dell’Italia garantiscono la nostra sicurezza”, ha dichiarato Di Maio, nel corso del suo intervento a Pomigliano.
“Però quando io vedo che l’ambasciatore russo a Roma fa l’endorsement a una bozza di risoluzione della mia forza politica, che era il Movimento 5 Stelle, e questa non risponde, io non solo agli ucraini ma anche agli italiani devo chiarezza, perché chiarezza significa sicurezza”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.
“Sicurezza, economia e crescita sociale ed economica vanno di pari passo con quella dei nostri alleati. Quindi alimentare ancora il dibattito interno alle nostre forze politiche, come si è fatto in questi giorni, addirittura evocando sms, telefonate, telefonate presunte del Presidente del consiglio di cui non si vede alcun riscontro, serve soltanto a indebolire. Se in questo momento abbiamo delle priorità, portiamole a casa, poi tra otto mesi i cittadini si pronunceranno, portiamole a casa tutti insieme, io lo dico anche all’opposizione: mostriamo compattezza tutti quanti insieme”, ha quindi aggiunto Di Maio.
La narrazione di Di Maio nella sua Pomigliano: la scissione per salvare l’Italia
“In questo momento storico – ha detto minacciosamente il ministro degli Esteri -, chi vuole far cadere il governo o sa cosa rischia, e vuole fare del male al Paese, o non sa cosa si rischia”.
“Questo è un Paese abituato a cambiare governo ogni anno e mezzo, ogni due anni, ma in questo momento storico del mondo, se il governo cade, io non so a quanto può arrivare lo spread, ma è certo che i costi continueranno a salire per famiglie, i tassi di interesse sui mutui continueranno a salire, l’impatto sull’economia continuerà a essere devastante perché nel mondo c’è una grande fiducia in questo governo, grande fiducia nel Presidente del consiglio e nel Presidente della Repubblica Mattarella”, ha sottolineato.