Disastro nucleare di Fukushima, gli ex-manager Tepco dovranno pagare risarcimenti per 95 miliardi di dollari

13 Lug 2022 16:28 - di Redazione

Sono stati condannati a pagare un risarcimento miliardario, circa 13 trilioni di yen – 95 miliardi di dollari di danni totali – per non essere riusciti a prevenire il disastro del 2011 a Fukushima quattro ex-dirigenti della Tepco, la Tokyo Electric Power Company, società che gestisce la centrale nucleare giapponese.

La sentenza a favore di 48 azionisti, che avevano intentato causa nel 2012, è stata emessa da un Tribunale distrettuale di Tokyo, ha rivelato l’agenzia di stampa Kyodo.

La sentenza è la prima a ritenere gli ex-dirigenti della Tepco responsabili di quello che è uno dei peggiori disastri nucleari della storia, innescato da un violento terremoto e da un successivo tsunami in Giappone.

Gli azionisti avevano chiesto un risarcimento totale di circa 22 trilioni di yen pari a 160 miliardi di dollari, l’importo più alto mai richiesto per un risarcimento in una causa civile in Giappone.

Tra i cinque imputati – l’ex-presidente Tsunehisa Katsumata, gli ex-vice presidenti Sakae Muto e Ichiro Takekuro, l’ex-presidente Masataka Shimizu e l’ex-amministratore delegato Akio Komori – la Corte ha condannato a pagare il maxi risarcimento tutti tranne quest’ultimo.

La sentenza sostiene che le contromisure adottate dalla società in caso di tsunami “mancavano fondamentalmente di consapevolezza della sicurezza e senso di responsabilità”.

I giudici hanno inoltre sottolineato il fatto che il disastro nucleare poteva essere evitato se la direzione della Tepco avesse eseguito i lavori necessari per evitare che le aree chiave dell’impianto di Fukushima venissero allagate.

L’azienda non ha commentato la sentenza, affermando che si astiene dal rispondere a questioni relative a cause individuali.

Il segretario capo di gabinetto, Hirokazu Matsuno, ha comunque ribadito, con un certo pragmatismo tutto giapponese, che la politica del governo è continuare a utilizzare l’energia nucleare nonostante il disastro.

Faremo della sicurezza la nostra priorità e faremo il massimo per rispondere alle preoccupazioni del popolo giapponese”, ha dichiarato. E non c’è dubbio che ci riusciranno.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *