Follia ad Avellino: 24enne nigeriano irrompe in un negozio e uccide il proprietario, gravissimo un altro uomo

30 Lug 2022 16:21 - di Davide Ventola
follia Avellino

È entrato in un negozio e ha massacrato a colpi di martello il proprietario e un cliente: il primo è morto, l’altro è intubato in gravissime condizioni all’ospedale di Avellino. È accaduto a Monteforte Irpino, dove un 24enne nigeriano è entrato in un negozio dove ha ucciso un negoziante cinese di 56 anni e un avventore bulgaro di 49. Secondo i testimoni, l’uomo aveva due martelli e li ha branditi anche contro altre persone: “Poteva essere una strage”.

L’aggressore è stato invece bloccato dai carabinieri del comando provinciale di Avellino. Il nigeriano ha 24 anni ed è stato fermato dai carabinieri a poca distanza dal negozio di articoli cinesi, lungo via Nazionale, alla periferia del comune irpino. L’immigrato era in stato confusionale e con gli abiti sporchi di sangue. Passanti e clienti, presenti al momento dell’aggressione, lo hanno segnalato ai carabinieri, che in pochi minuti lo hanno rintracciato.

Il 24enne non ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a entrare nel negozio, afferrare un martello e avventarsi sul proprietario e sul cliente, il 49enne bulgaro che ha tentato di bloccarlo. Quest’ultimo è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. È giunto al pronto soccorso del “Moscati” di Avellino assieme al commerciante, che poi è deceduto per la gravità delle ferite soprattutto al capo. Al momento dell’aggressione nel negozio c’erano diversi clienti, che sono scappati e hanno chiesto aiuto al 112.

Il 24enne nigeriano fermato in provincia di Avellino è accusato di omicidio e tentato omicidio

Una scena raccapricciante si è presentata ai militari quando hanno raggiunto il negozio di via Nazionale: sangue ovunque e il martello lasciato a terra all’ingresso del locale. Il 24enne nigeriano è accusato di omicidio e tentato omicidio.

“Stava aggredendo anche una donna con un bambino”

Secondo il racconto al giornale locale Otto Pagine «l’aggressore, in stato confusionale ha cercato la fuga», ma a fermarlo una decina di ragazzi del posto. “Lo abbiamo visto che scappava con un martello in mano – racconta un testimone – ed era in procinto di aggredire anche una mamma con la figlia. Lo abbiamo bloccato con alcune macchine e poi all’interno di una abitazione lo abbiamo riportato alla ragione. Lui sembrava stralunato, c’era puzza di alcol e aveva gli occhi rossi, gridava: “Ho perso il lavoro, ho perso il lavoro”. Meno male che siamo riusciti a fermarlo, altrimenti avrebbe commesso altre tragedie. Stava aggredendo una signora e un bambino, non potevamo non intervenire”.

 

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