I tassisti “assediano” Palazzo Chigi: slitta a lunedì la discussione sullo stralcio dell’ art. 10 del ddl Concorrenza
Taxi, a Roma nuova giornata di fuoco. Anche oggi i tassisti hanno bloccato via del Corso, hanno stanziato nei pressi di Palazzo Chigi, fronteggiati da un cordone di polizia, scandendo slogan contro il governo e Uber, quest’ultima al centro di uno scandalo che ha rivelato le presunte attività di lobbying illegale nei confronti di vari governi.. Sono stati accesi fumogeni ed esplosi petardi. Blindate dalle forze dell’ordine le vie di accesso ai palazzi istituzionali. I tassisti chiedono lo stralcio dell’articolo 10 del ddl concorrenza, che affronta il tema della liberalizzazione del settore, unitamente alla riapertura di un tavolo di confronto con l’esecutivo.
“Oggi sgombriamo la via, ma lunedì saremo qui”
Proprio su questo punto i portavoce dei manifestanti hanno per ora portato a casa un rinvio della discussione. “Ci hanno riferito che ad oggi non ci sono gli elementi per votare l’articolo 10. Nella commissione di maggioranza c’era Giovannini e ha riferito al governo che si prenderà tempo fino a lunedì. Non avverrà più nulla fino a lunedì. I colleghi incatenati rimarranno davanti palazzo Chigi fino a lunedì. Noi garantiamo fino a lunedì una condizione di pace sociale, c’è accordo con la Questura. Oggi sgombriamo la via, ma lunedì saremo qui”. “Questa nostra battaglia ci ha permesso di non far ancora votare l’articolo 10 in commissione. Non sono ancora del tutto ottimista, sono cauto. Penso che questi ritardi siano positivi: si dovranno contare e vedere se hanno i numeri. Fino a lunedì non ci sarà una manifestazione e quel giorno saremo però tutti di nuovo in piazza”. Lo ha ribadito all’Adnkronos Vincenzo Cristofanelli segretario regionale Lazio Fast- Confsal Taxi commentando il rinvio a lunedì del voto dell’articolo 10 del Ddl Concorrenza.
Tassisti, stralcio dell’articolo 10 del ddl concorrenza: se ne poarla lunedì
La richiesta dello stralcio era stata auspicata dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: «Basta pagliacciate contro i tassisti- aveva tuonato in una nota-: l’Italia non prenda ordini dalle multinazionali straniere e Draghi non si faccia condizionare da Uber come Macron». E subito aveva centrato il punto critico, chiedendo subito lo stralcio dell’articolo 10, che di fatto agevola colossi come Uber e contro il quale centinaia di titolari di taxi da tutta Italia sono scesi in piazza a Roma e non solo. Esulta anche la Lega per questo slittamento a lunedì della discussione. “Sperando che nel frattempo si tenga conto della richiesta di stralcio che sosteniamo dalla prima ora. Chiediamo al governo la saggezza necessaria per consentire una rapida approvazione del ddl Concorrenza stralciando quegli articoli che non ci chiede l’Europa e non sono previsti dal Pnrr”. Lo dicono in una nota i deputati della Lega in Commissione trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi (responsabile dipartimento Infrastrutture). Intanto Assoutenti chiede tutela dei cittadini che stanno subendo la protesta. E ha chiesto ai Prefetti di tutta Italia di intervenire per precettare i tassisti che proseguiranno nelle proteste.