Il “Bello, ciao” del Pd a Conte: nessun invito per la Festa dell’Unità. Ci sarà invece Di Maio
Non solo la crisi di governo. All’interno del Pd lo strappo di Giuseppe Conte sul dl Aiuti acutizza anche i problemi rispetto alle alleanze future. A essere consequenziali, anche il campo largo dovrebbe finire in archivio per direttissima, insieme all’esperienza di governo. Ma si tratta di un’opzione che il Pd non si può permettere di adottare sic et simpliciter e, dunque, il tema resta immutato, divisivo quanto lo è stato finora. Intanto un segnale emerge dalle Festa dell’Unità: Conte non ha ricevuto alcun invito, mentre Luigi Di Maio sarà certamente a quella locale di Reggio Emilia e forse poi anche a quella nazionale di Roma.
I travagli dem sul campo largo restano immutati
Basta prendere due interviste di oggi, rispettivamente ad Andrea Marcucci e Gianni Cuperlo, per avere conferma del travaglio che ancora attraversa i dem rispetto alle alleanze. Il primo, intervistato da L’Identità, ha spiegato che l’atteggiamento del M5S «va oltre la mia comprensione», dunque «basta coi grillini» ai quali nell’«alleanza elettorale» vanno preferiti «Calenda, Renzi, Sala, se deciderà di darci una mano, Di Maio, se sarà interessato, le liste civiche, gli ecologisti». Cuperlo, invece, ha detto a La Stampa che «se sto al percorso del M5s di questi 4 anni penso ci siano le condizioni per stare insieme», concedendo solo che «bisogna farlo nella chiarezza, questo sì».
Il segnale che arriva dalla Festa dell’Unità: nessun invito per Conte
Intanto, su quali siano umori e aria che tira complessivamente dalla parti del Pd, un’indicazione viene dal programma della Festa dell’Unità di Roma e, anche, da quello delle varie kermesse locali: in diciassette giorni di dibattito nella Capitale non s’è trovato uno spazietto per Conte che, nelle edizioni passate era stato, invece, ospite onorato e acclamato. «Al momento non è stato invitato», scrive Il Foglio, sottolineando che, oltre ai big dem come Letta, Gualtieri, Zingaretti, in cartellone ci sono invece le visite di Luciano Nobili per Italia Viva e di Carlo Calenda per Azione. «Sulla presenza dell’ex premier il segretario cittadino Andrea Casu ha scritto un grande punto interrogativo in agenda», si legge ancora sul Foglio, che chiarisce che Luigi Di Maio «ha già detto che parteciperà alla Festa dell’Unità a Reggio Emilia. Potrebbe però fare il bis a Roma o inviare Vincenzo Spadafora».