Il fondatore di Russia ecumenica: “Putin potrebbe aprire alla visita di papa Francesco a Mosca”
“Certamente cambiato qualcosa: vuole dire che Putin ha aperto una finestra al Papa”. Il fondatore del Centro Russia Ecumenica don Sergio Mercanzin, pesa le parole di papa Francesco rilasciare alla Reuters. Sul suo desiderio di andare a Mosca e poi a Kiev per aiutare il processo di pace. Il ‘padre’ di Russia ecumenica intervistato dall’Adnkronos lascia presagire che il pontefice potrebbe avviare un’accelerazione. “Il Papa dice: ‘Ho pensato che se il presidente russo mi avesse dato una piccola finestra per servire la causa della pace’ lasciando in sospeso l’ipotesi. Io credo che a questo punto qualcosa sia cambiato“. In un lungo colloquio con il Corriere della Sera, Bergoglio ha raccontato l’impegno della Santa Sede per la pace in Ucraina, chiarendo che la sua azione in questo momento è concentrata sulla Russia.
Il fondatore di Russia Ecumenica: Putin apre al Papa
Il fondatore di Russia Ecumenica ipotizza un imminente visita del pontefice in Russia. “Il Papa, come ha detto, potrebbe andare prima a Mosca e poi a Kiev, è probabile. Sarebbe bello andasse a Mosca a prendere un’apertura di Putin per portarla a Kiev. Diventerebbe davvero un messaggero di pace. A questo punto mettendoci davvero il suo corpo. E facendo tutto, anche l’imprevedibile”. Il fondatore di Russia Ecumenica ricorda che “tra Putin e il Papa c’è sempre stato un bel rapporto. Putin aveva una sua onorabilità, che ora ha perso. Ha fatto tantissimi danni, non solo in Ucraina, ma anche in Russia portandola alla rovina. Ora si potrebbe aggrappare al Papa come voce universale”.
Il Pontefice mai nemico dei russi
Don Mercanzin ricorda un aspetto che emerse subito dopo l’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro. “Da un sondaggio venne fuori che il 75 per cento dei russi avrebbe voluto il Papa a Mosca. Ora davvero il Papa potrebbe passare alla storia come il primo Pontefice in Russia”. Poi sottolinea che papa Francesco è sempre stato nemico della guerra, ma mai dei russi. “Penso a quanti Capi di Stato hanno usato in tutti questi mesi appellativi feroci verso Putin, il Pontefice mai. Ha sempre mantenuto equilibrio. Speriamo davvero che ora si possa fare qualcosa per la pace ma dalle parole del Papa si capisce che una finestra è stata aperta. E che i colloqui, da sterili, sono diventati utili”.