Il New York Times già si preoccupa per il voto in Italia e titola sul “terremoto Meloni”
Il futuro è l’Italia, ed è desolante”. Così titola minaccioso del New York Times, che dedica un articolo alle prospettive politiche del nostro Paese. Si concentra in particolare sull’ascesa di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia. L’autore dell’editoriale è lo storico e giornalista David Broder, che sta lavorando a un libro sul fascismo nell’Italia contemporanea. “Per l’Italia sarà un cataclisma senza Draghi“, aveva titolato giorni fa il quotidiano americano. Questo rende bene la cornice in cui si colloca l’editoriale di oggi -rilanciato dall’Huffington post- che è molto informato sulla parabola della leader di FdI.
Il Nyt mette sotto la lente di ingrandimento Meloni e FdI
Significativo che in seconda battuta, dopo la fine del governo Draghi, il quotidiano consideri elemento politico determinante degno di analisi il caso FdI. L’editorialista del Nyt parte dal successo editoriale di “Io sono Giorgia” , sostenendo che abbia contribuito a lanciare ulteriormente la leader. “Da allora – si legge – Meloni ha continuato a vantare oltre il 20% di supporto e ha costituito l’unica grande opposizione alla coalizione guidata da Mario Draghi”. Ora con le elezioni alle porte Fratelli d’Italia potrebbe diventare in autunno “il primo partito di estrema destra a guidare una grande economia dell’eurozona. Per l’Europa e il Paese, sarebbe un vero e proprio evento sismico”, è il giudizio malevolo dell’autore dell’articolo che inizia così a lanciare segnali di “pericolo” da oltre oceano.
“FdI potrebbe diventare il primo partito di estrema destra a guidare una grande economia”
Grandi apprezzamenti, comunque, per FdI: “Si tratterebbe di un’evoluzione notevole, per un partito che nel 2018 si è assicurato solo il 4% dei voti”. Negli ultimi anni, scrive Broder, Fdi “è diventato l’unica forza trainante della destra; al comando della cosiddetta alleanza elettorale di centrodestra che comprende anche Lega e Forza Italia”. Dietro questa ascesa, si legge, c’è una leader che, ancor più di Marine Le Pen in Francia, si sforza di affermare i valori storici del suo partito; ma c’è anche “il malessere economico endemico dell’Italia”. L’editorialista pretende di dettare le coordinate di un successo, sminuendone le cause. Se c’è un partito di destra in cima ai desiderata degli italiani il motivo deve essere un malessere, un disvalore. Parte dal caso americano per affermare:
Da “Io sono Giorgia all’opposizione a Draghi”
“La crescita del nostro Paese è rimasta piatta negli ultimi due decenni, mentre il debito pubblico incredibilmente alto ha ostacolato gli sforzi per rilanciare il Paese. La disoccupazione giovanile è sempre elevata e la disuguaglianza regionale è profondamente radicata. In questa atmosfera di declino, il messaggio di Fratelli d’Italia – che la salvezza nazionale può essere trovata solo tenendo lontani i migranti e nella difesa della famiglia tradizionale – ha trovato un pubblico ricettivo”. Il quotidiano già si preoccupa dell’esito di un voto che incoroni FdI e ne racconta ascesa e successo a modo suo.