Il Parlamento che verrà. Il “Corriere della Sera”: centrodestra vincente in 3 simulazioni su cinque

16 Lug 2022 9:13 - di Redazione
centrodestra

La crisi di governo galoppa, e in parallelo si scatena la sondaggite dei giornali. L’ultima rilevazione in ordine di tempo è quella effettuata da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera. A chi arriderebbero le urne in caso di elezioni immediate? Il direttore dell’Ipsos prefigura cinque scenari (quattro basati sull’attuale Rosatellum elettorale e un quinto sul sistema proporzionale con barrage al 4 per cento), tutti comprensivi del combinato disposto delle riforme costituzionali nel frattempo intervenute: taglio dei seggi, estensione ai 18enni del voto per il Senato. Ebbene, in tre casi su cinque – assicura la simulazione – la vittoria sarebbe appannaggio del centrodestra.

Centrodestra avanti con Rosatellum e proporzionale

Ma procediamo con ordine: il primo scenario prende in considerazione lo scontro classico centrodestra vs centrosinistra (M5S compreso). Prevale il primo con 211 (su 400) alla Camera contro 157. Il resto andrebbe alle formazioni di centro (18), a Italexit (10) e ad “altri” (4). Stessa geografia al Senato (200), con 106 seggi al centrodestra, 76 al centrosinistra +M5S, 9 ai centristi, 5 a Italexit e 4 ad “altri“. Scenario due. Qui la simulazione scompone lo schieramento di centrodestra, assegnando Forza Italia al centro. In tal caso, nessuna coalizione otterrebbe la maggioranza assoluta dei seggi né alla Camera né al Senato mentre la possibilità di formarne una starebbe interamente nella disponibilità del centro ad allearsi con uno degli schieramenti. Nel terzo scenario torna vincente, seppur di pochissimo (202 seggi alla Camera, 101 al Senato) il centrodestra.

Nessuno vince se FI va con il centro

In questo caso, la simulazione riporta FI nella sua coalizione originaria mentre a sinistra prende in considerazione il campo largo allargato a Calenda e a Renzi. Il quarto scenario è il più favorevole alla coalizione moderata perché stacca i 5Stelle dall’alleanza con il Pd sostituendoli con Azione e Italia Viva. Il centrodestra otterrebbe così 244 deputati e 124 senatori a fronte, rispettivamente, dei 109 e dei 50 della sinistra e dei 33 e 17 del M5S. Il quinto ed ultimo scenario si basa, come detto, sul sistema proporzionale. Gli schieramenti non ci sono più e ogni partito va per sé. In questo caso la Camera (la composizione Senato ne è più o meno l’esatta metà) risulterebbe così composta : Pd 92 seggi, FdI 85, Lega 64, M5S 52, FI 42, Articolo Uno 21, Centro (Azione, +Europa, Iv, IaC) 23, Italexit 17,” altri” quattro.

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