Il sogno di Silvio: festeggiare gli 86 anni col centrodestra al governo. “Già lavora al programma”
Il prossimo 29 settembre Silvio Berlusconi potrebbe fare un doppio brindisi: ai suoi 86 anni e al ritorno del centrodestra al governo. Con questo auspicio, qualora le elezioni fossero in programma una domenica di settembre, come ipotizzato dalla Adnkronos, il Cavaliere scalda i motori come ai vecchi tempi.
”Ci sta lavorando da tempo”, assicura Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale dei Dipartimenti di Forza Italia. Calato il sipario sul governo Draghi, Berlusconi, raccontano, è concentrato sulle elezioni politiche e già pensa a un programma di governo unitario del centrodestra, in stile 2018. Si parla di 20 punti, per ora si tratta solo di una bozza, sintesi di tanti appunti presi soprattutto in questi giorni di frenetiche trattative.
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Ieri sera a Villa Grande il Cav avrebbe squadernato una serie di fogli davanti ai suoi alleati, ospiti della sua residenza-ufficio sull’Appia antica. Tra i presenti, oltre al leader della Lega Matteo Salvini, accompagnato dalla fidanzata Francesca Verdini, Lorenzo Cesa dell’Udc, Maurizio Lupi di Nci e Gianni Letta, storico braccio destro dell’ex premier. I 20 punti, racconta chi ha avuto modo di vederli, ricordano quelli che il presidente di Fi ha sempre definito i ‘chiodi’ (a qualcuno sono venuti in mente quelli del cosiddetto ‘Albero della Libertà’), che riguardano tre temi fondamentali, fisco giustizia e burocrazia.
I 20 punti del centrodestra immaginati da Berlusconi
Una sorta di ‘programma per l’Italia’ ma anche di manifesto politico che dovrà essere ‘firmato’ da tutti i leader del centrodestra, a cominciare da Giorgia Meloni, che Berlusconi auspica di incontrare presto, forse già oggi a ‘Villa Grande’. Un modo per blindare gli alleati e una coalizione che dopo tante divisioni si è ricompattata sul voto anticipato.
Il Cav, 86 anni il 29 settembre, avrebbe detto di essere pronto a fare campagna elettorale in prima persona, perché il suo obiettivo è rilanciare Fi, portandola dal 10 al 20%, e riportare il voto moderato nell’alveo del centrodestra.
Spiega Cattaneo, che si definisce ”testimone diretto”: ”Al programma ci stiamo lavorando da un po’ di tempo”, i punti forti riguardano soprattutto l’economia. “Noi siamo dalla parte delle imprese, dello sviluppo, della crescita come sempre”, dice. “Flat tax e riduzione delle tasse per famiglie e imprese”, i cavalli di battaglia. Poi, assicura il deputato azzurro, ”c’è una parte di welfare, un welfare diverso rispetto all’assistenzialismo del reddito di cittadinanza, che dà comunque risposte alle categorie fragili ma che invece poi sostiene e sollecita chi vuole lavorare”. Temi che il leader di Forza Italia cavalca dal giorno della sua prima discesa in campo, il 26 gennaio 1994, e che gli elettori italiani ormai conoscono bene.