La Gismondo “tifa” per la caduta del governo: “Sarebbe l’occasione per mandare a casa i tecnici di Speranza”
Potrebbero migliorare molte le cose dal punto di vista della gestione della Sanità se cadesse il governo Draghi. La virologa Maria Rita Gismondo interpellata dall’Adnkronos, pronuncia un giudizio niente male sulla probabile caduta dell’esecutivo. Se cadesse il governo? Bene, un’ opportunità meravigliosa, lascia intendere non tanto velatamente. “Se dovesse cadere”, dal punto di vista sanitario e in particolare in questa fase della pandemia di Covid-19, “credo che ci potrebbe essere l‘opportunità di un cambiamento: almeno si potrebbero migliorare la gestione e la scelta dei tecnici a supporto del ministro” della Salute.
Gismondo: “Se il governo cadesse sarebbe una buona occasione…”
Naturalmente il suo è un giudizio da medico, ma molto significativo nel merito. Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano “tifa” perché cambino le cose in un comparto dove i migliori – nella figura del ministro Speranza e dei suoi tecnici- hanno lasciato più a desiderare. La virologa da sempre, non da oggi, ha criticato tutta la politica del ministero della Salute in materia di contrasto alla pandemia. Soprattutto si è espressa contro il prolungamento dello stato d’emergenza, contro il Green Pass. Da sempre fa da controcanto all’allarmismo di Ricciardi e alla nevrosi da bollettino quotidiano. Ora a domanda risponde in modo liberatorio: se il governo cadrà, almeno c’è la possibilità che le cose vadano meglio sul fonte pandemico-sanitario. E ti pare poco? Bello schiaffone a Speranza e ai suoi “guru”.
Crisanti difende i Cinquestelle
Non solo la Gismondo parla di crisi. Anche altri virologi sono consultati dall’Adnkronos. Il microbiogo Crisanti non ha però la cautela della collega nel rimanere nel seminato, ma si inventa politologo, difendendo in qualche modo l’operato dei cinquestelle. Che, comunque la si pensi sul governo, stanno facendo la figura degli sprovveduti e degli irresponsabili. Eppure Crisanti li assolve. “Penso che i 5 Stelle, che erano il partito che in qualche modo voleva interpretare un disagio sociale, è chiaro che non potevano continuare a supportare un Governo di banchieri e di tecnocrati”. “E poi penso che questo disagio sociale non possa essere lasciato al monopolio dei Fratelli d’Italia”, è opinione tutta di Crisanti. “Che poi il pretesto sia stato il termovalorizzatore di Roma onestamente mi sembra una stupidaggine”, conclude.