L’uccisione di Robert Adams sconvolge l’America: inseguito e freddato, polizia californiana sotto accusa (video)

20 Lug 2022 11:24 - di Laura Ferrari
Robert Adams

Sta facendo il giro del web il filmato girato dalla telecamera di sicurezza di un parcheggio di San Bernardino, città della California un’ora a est di Los Angeles, che mostra l’uccisione di un afroamericano di 23 anni da parte della polizia. L’episodio, riportano i media americani, è avvenuto sabato intorno alle 20. La vittima, Robert Adams, si trovava nel parcheggio quando nel filmato si vede l’arrivo di un’auto dalla quale escono di corsa due agenti di polizia impugnando le pistole. Il giovane prova a scappare, ma uno dei due apre il fuoco da alcuni metri di distanza facendolo crollare a terra.

Il video dell’omicidio è diventato virale sul web e ha suscitato forte indignazione nazionale, con l’avvocato per i diritti civili Ben Crump – citato dal Guardian – che l’ha definito una “orribile esecuzione”, mentre la famiglia di Adams ha esortato le autorità a sporgere denuncia per omicidio contro l’agente, che non è stato identificato. L’omicidio arriva settimane dopo che la polizia di Akron, Ohio, ha sparato più di 60 colpi contro Jayland Walker, un uomo di colore di 25 anni che stava scappando.

Il dipartimento di polizia di San Bernardino ha affermato in una nota che i due agenti facevano parte di una “unità investigativa specializzata” e stavano “svolgendo la sorveglianza in un veicolo non contrassegnato” dopo aver “ricevuto la notizia che un uomo di colore armato di pistola si trovava nel parcheggio”. Il filmato di sorveglianza non ha l’audio, ma il dipartimento ha affermato che gli agenti hanno impartito ordini al giovane afroamericano dopo essere usciti dall’auto e che Adams aveva una pistola in mano mentre fuggiva.

La mamma di Robert Adams: “Me lo hanno ammazzato come un cane”

Tamika Deavila King, la madre di Adams, ha detto alla CBS News che non era possibile che suo figlio sapesse che gli uomini nel veicolo non contrassegnato erano ufficiali. Ha detto che suo figlio stava lavorando alla casa da gioco ed era al telefono con lei quando la linea è diventata improvvisamente silenziosa.

“Potrei capire se fosse una minaccia per loro”, ha detto King. “Ma non era una minaccia per loro. Stava correndo per salvarsi la vita. … Mi ha fatto sapere che è per questo che il telefono ha riattaccato perché stavano uccidendo mio figlio. Me lo hanno ammazzato come un cane”.

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