Lukashenko punta il dito contro l’Ucraina: «Ci stanno provocando, intercettati missili di Kiev»
L’Ucraina avrebbe cercato di colpire la Bielorussia tre giorni fa, ma tutti i missili lanciati sarebbero stati intercettati. È quanto ha denunciato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, senza fornire alcuna prova delle sue accuse, mentre da Kiev non è arrivato alcun commento.
Bielorussia, Lukanshenko: «Sventato attacco ucraino»
«Ci stanno provocando – ha puntato il dito Lukashenko, citato dall’agenzia di stampa bielorussa Belta – Ve lo devo dire, tre giorni fa, forse di più, c’è stato un tentativo di colpire le strutture militari in territorio bielorusso dal territorio ucraino. Ma, grazie a Dio, il sistema antiaereo Pantsir è riuscito a intercettare tutti i missili lanciati dalle Forze armate ucraine».
Il presidente bielorusso ha poi affermato che «l’Europa occidentale ha allevato un mostro chiamato Germania nazista, e ora ne sta creando uno nuovo in Ucraina». «La storia si ripete», ha aggiunto. Lo riporta l’agenzia russa Tass.
Ucraina, “l’obiettivo degli occupanti”
E intanto oggi il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Vadym Denysenko, in un’intervista a “Rbc-Ucraina” ha spiegato che «l’obiettivo chiave degli occupanti in Ucraina non è in realtà il Donbass, ma Odessa e il pieno controllo del Mar Nero». Per Denysenko al momento per i russi «il piano minimo è semplicemente l’annessione della regione di Kherson. Quello massimo è, in caso di successo, sviluppare un’offensiva su Mykolaiv e poi su Odessa».
Un obiettivo che secondo Denysenko ha anche delle motivazioni storiche per il Cremlino, perché «se i russi riusciranno a conquistare Odessa, torneranno all’inizio del XX secolo, quando l’Unione sovietica era la forza dominante nel Mar Nero. Questa è la loro dottrina centenaria».