Manovre al centro, l’ex Dc Cencelli: «Situazione ridicola: a questi non basta neanche il mio manuale»

11 Lug 2022 15:47 - di Agnese Russo
centro cencelli

Una situazione «ridicola» e «assurda», i cui protagonisti «non sanno neanche loro quello che vogliono». L’ex Dc Massimiliano Cencelli, autore del famoso, omonimo “manuale”, boccia senz’appello le manovre al centro, non lesinando giudizi negativi su chi le sta portando avanti e avvertendo che neanche il suo rodato metodo basterebbe a metterli d’accordo, perché «non sanno neanche loro quello che vogliono».

Cencelli sulle manovre al centro: «Allucinanti, non hanno alcuna credibilità»

«Da vecchio Dc ho fatto tutto, ho visto di tutto, ma ora questi politici che puntano a prendersi il centro dello schieramento sono allucinanti, non hanno alcuna credibilità, dico con un eufemismo che non mi piacciono affatto», ha detto lo storico funzionario della balena bianca, classe ’36, nonché uomo che nel metodo che porta il suo nome – elevato poi nell’immaginario e nel lessico comune a “manuale” – formalizzò l’algoritmo per l’assegnazione di ruoli politici e governativi da attribuire a partiti politici o correnti in proporzione al loro peso elettorale. Oggi Cencelli, figlio dell’autista di Pio XII, non vede futuro per i nuovi centristi, pronti a occupare le poltrone dei moderati.

«Non basterebbe neanche il mio manuale a metterli d’accordo»

«C’è una situazione ridicola, non sanno neanche loro quello che vogliono, è davvero tutto troppo ridicolo e assurdo», ha commentato con l’Adnkronos, aggiungendo che per i vari Toti, Brugnaro, Sala, Gelmini, Di Maio «non basterebbe neanche il mio manuale a metterli d’accordo. È una cosa incredibile». Dunque, per l’ex democristiano, già portavoce di Adolfo Sarti e poi collaboratore di Nicola Mancino, la Dc resta quella di Alcide De Gasperi. «Quando hanno inaugurato la piazzetta a De Gasperi a Cavalleggeri, di fronte a San Pietro, la figlia mi disse “papà meritava qualcosa di più”. Ecco – ha concluso Cencelli – direi la stessa cosa pensando ai nuovi centristi».

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