Marmolada, trovati sotto i detriti i corpi di altre due vittime della frana e i resti di una donna
Ritrovati i resti di altre due vittime della valanga della Marmolada di domenica scorsa. Che si aggiungono alle 7 già accertate. Le ricerche della Protezione Civile trentina e del Soccorso alpino stanno proseguendo senza interruzione i lavoro di ricerca. Che hanno consentito di individuare e recuperare i resti di altri escursionisti. Coinvolti nella frana staccatasi dalla montagna. “Si ipotizza si tratti dei corpi di alpinisti appartenenti alla stessa cordata”.
Marmolada, ritrovati i resti di altre due vittime
I ritrovamenti sono avvenuti in tarda mattinata. Le vittime sono state trasportate al Palaghiaccio per eventuali riconoscimenti a parte dei parenti. La massa di detriti che ha travolto, stravolto e sepolto i corpi rende complicato il riconoscimento. Al momento la valanga di ghiaccio e rocce ha causato sette vittime certe. Di cui una ancora da identificare. Mentre il bilancio dei dispersi è fermo a cinque, tutti veneti. Erica Campagnano e il compagno Davide Miotti, Nicolò Zavatta 22enne studente universitario, e l’altra giovane coppia Emanuela Piran e Gianmarco Gallina.
Tra le macerie anche una donna, da identificare
Oltre ai due alpinisti che dovranno essere identificati, sarebbero stati recuperati dai soccorritori anche i resti di una donna. Ma non è ancora chiaro se si tratta di una vittima già accertata o da ricercare nell’elenco dei dispersi. Le ricerche continuano senza sosta. I tecnici soccorritori di Soccorso alpino, Vigili del fuoco permanenti, Guardia di finanza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato, impegnati nei soccorsi, domani effettueranno le ricerche via terra. Con il supporto di cani appositamente addestrati. Le operazioni avverranno garantendo le condizioni di sicurezza degli operatori. Attraverso speciali tecnologie per il monitoraggio dei movimenti del ghiacciaio.
Il sindaco di Canazei conferma la chiusura dell’area
Intanto il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha firmato una nuova ordinanza. Per confermare la circoscrizione dell’area di chiusura del massiccio della Marmolada. Dopo il disastroso distacco di un seracco sotto Punta Rocca. Il divieto di accesso è limitato al versante nord con la forcella Marmolada in prossimità di Rifugio Dolomia (sentiero E618-Altavia n. 2-E606, piazzale Cima Undici sentiero E618-Altavia n. 2-E606, val Contrin 602-602A). Il Soccorso alpino del Trentino puntualizza che il divieto di percorrenza lungo i sentieri elencati interessa anche gli alpinisti che risalgono la parete sud-ovest della Marmolada. I trasgressori saranno denunciati. L’accesso all’area è consentito dunque solo agli operatori autorizzati che stanno conducendo le ricerche in quota (oltre che ai rifugisti di Punta Penia e Capanna Ghiacciaio). La zona è controllata dal personale di Corpo forestale del Trentino e Polizia locale della Val di Fassa.