Marta Fascina al vetriolo contro i “traditori” di Berlusconi. Come si vendica su Instagram

23 Lug 2022 16:34 - di Gabriele Alberti
Marta Fascina

“Roma non premia i traditori”. La solitamente felpata Marta Fascina fulmina letteralmente  sul suo profilo Instagram i “traditori” di Berlusconi e di Forza Italia che se ne sono andati sbattendo la porta. Parole pesanti almeno quanto quelle adoperate da Cav con il suo tombale «Riposino in pace». La slavina innescata da  Renato Brunetta e Mariastella Gelmini all’indomani delle dimissioni di Draghi ha fatto poi proseliti: con l’uscita dal partito del senatore Cangini; con le valigie pronte di Mara Carfagna e con il deputato Roberto Caon; il cui addio è fresco di giornata.

Marta Fascina non perdona Gelmini e Brunetta: la storia su instagram

La parlamentare e compagna di Berlusconi è persona di poche parole, rilascia di rado dichiarazioni e in questi giorni di crisi di governo è stata sempre al fianco del leader di Forza Italia.  Fino ad ora. Evidentemente imbufalita dal comportamento dei “big” che hanno abbandonato la nave, senza portsi alcun problema di riconoscenza. Così Fascina ha pubblicato una storia su Instagram con la scritta velenosa: «Roma non premia i traditori». La frase dovrebbe essere collegata alla morte di Viriato, condottiero lusitano che aveva combattuto per l’indipendenza del suo popolo dalla Repubblica romana: Roma traditoribus non praemiat. Ma non è finita con la citazione velenosa: parole e musica, il tutto è accompagnato dalla colonna sonora di una celebre canzone di Fabrizio De André, Un giudice: il brano narra la vicenda di un nano che scala i gradini di una funzione pubblica, la magistratura. Un intervento durissimo che lascia poco margine alle interpretazioni.

Marta Fascina scatena la sua rabbia contro i “traditori” del Cav

Tutta la storia su Instagram è corredata da un cuore azzurro. Il livore verso i “traditori” covava in Marta Fascina, da quando, intercettata dai cronisti,  aveva risposto loro seccamente. Le avevano chiesto di che umore fosse Berlusconi dopo la “slavina” Brunetta-Gelmini e lei: “Sta bene. Assolutamente, è in forma“. E alla domanda se il leader fosse dispiaciuto per Mariastella Gelmini evava replicato: No, assolutamente”. Facendo filtrare il clima gelido sceso tra il Cavaliere e la ministra che ha deciso di lasciare il partito.

Il precedente contro Toti: “I partiti non sono taxi”

L’intervento di  Marta Fascina ha un precedente.  Un anno fa,  nel luglio 2021, dopo un voto contrario di Coraggio Italia in Commissione rispetto alla linea di Forza Italia, la Fascina aveva mostrato tutto il suo livore: «I partiti non sono taxi per raggiungere lauti stipendi e posizioni di potere; salvo poi (una volta raggiunto l’obbiettivo) cambiare idea, ideali, valori, partito». E aveva completato il pensiero affermando che  occorreva ridare subito «dignità alla politica», modificando la Costituzione sul vincolo di mandato. Impedendo ai parlamentari di lasciare il partito con cui sono stati eletti, pena la decadenza dell’incarico parlamentare

Commenti

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  • Valentina78 25 Luglio 2022

    Non mi ispira simpatia la Marta, mi sono allontanata da forza Italia da tantissimi anni …..ma la proposta del vincolo di mandato mi piace, molto… Se cambi idea ( cosa legittima, per carità) vai a casa… Ti presenterai alle successive elezioni con la tua nuova idea!